La riserva “Bosco d’Alcamo”, quella che sorge sul Monte Bonifato, è rimasta priva dell’associazione che l’aveva ottenuta in gestione, fin dal 2012, dall’ex provincia Regionale di Trapani, oggi Libero Consorzio. Ad onor del vero si tratta di due associazioni palermitane, Orsa ed Euro, che dopo aver partecipato al bando qualche mese fa, per di più come unici concorrenti, hanno deciso di molare. La comunicazione è pervenuta da alcuni giorni a Roberto Fiorentino, responsabile del settore, ma le attività erano ferme già da quasi due mesi, anche quelle di ristorazione e di hotel presso La Funtanazza. Euro ed Orsa hanno deciso di gettare la spugna sia per un disinteresse quasi totale verso la riserva da parte di Comune di Alcamo, associazioni, Forestali e Libero Consorzio ma anche per l’infruttuosa ricerca di fondi al fine di ristrutturare l’hotel-ristorante. L’idea era in pratica quella di realizzare nuove camere e nuovi posti-letto al fine potere ospitare comitive di 50 persone, quelle che può trasportare un pullman. Niente ristrutturazione, niente attività degli enti pubblici per intercettare i fondi europei per l’ambiente, niente ritorno economico ma soltanto tante e costanti difficoltà.
La Riserva di Monte Bonifato, la Funtanazza e il Parco Avventura restano quindi senza gestione e chissà per quanto tempo. Il Libero Consorzio di Trapani si è trovata fra le mani questa patata bollente, situazione che però era alquanto preventivabile. Due le strade che potranno essere seguite. La prima riguardala riproposizione del bando per individuare una nuova associazione disposta a sobbarcarsi la gestione. Pista poco praticabile in quanto l’ultima volta, alcuni mesi fa, aveva soltanto partecipato il gruppo che adesso ha deciso di mollare. L’altra strada passerebbe invece da un coinvolgimento in prima persona del Comune di Alcamo che si porrebbe al fianco del Libero Consorzio e della Forestale. In questo caso necessiterebbe un protocollo che dettagli costi, responsabilità e interventi per ciascuna delle parti.
Altri problemi riguardano comunque il Bonifato, la montagna degli alcamesi ma che convoglia presenze provenienti da altri comuni. I più evidenti, sotto gli occhi di tutti, sono rappresentati dalle condizioni in cui versa la strada comunale che sale in vetta partendo dalla via Santissimo Salvatore. Muri di contenimento franati e alberi abbattuti, transennati da tempo, rimangono sulla sede stradale anche nei pressi di pericolosi tornanti. Per non parlare delle erbacce e della sporcizia presenti lungo le cunette.