Mercatari stangati a Balestrate

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Stangata del Comune di Balestrate ai mercatari morosi. Non aver pagato il suolo pubblico del 2012 a distanza di nemmeno 4 mesi di ritardo dal limite fissato, allo scorso 31 ottobre , vale una sanzione amministrativa di una penale del 100 per cento della somma dovuta al Comune. L’amministrazione comunale calca la mano nei confronti di chi non ha pagato quanto dovuto alla scadenza e la sanzione è di quelle davvero pesanti: ben 14 sono gli standisti del mercatino settimanale che sono stati sanzionati, di cui ben 8 sono alcamesi e tra questi figura anche una ditta. Le quote da pagare sono in base ai metri quadrati: la quota da corrispondere stabilita dal Comune è di 26 euro a metro quadrato. Gli standisti morosi avrebbero dovuto corrispondere ciascuno dai 520 ai mille e 40 euro. Complessivamente il mancato introito corrisponde a 11 mila e 336 euro per l’anno appena trascorso.

 

 

L’amministrazione comunale questa volta fa sul serio e passa al contrattacco: attraverso un’apposita ordinanza dirigenziale del responsabile di Direzione, l’ispettore capo Faro Cusumano, ha emesso immediatamente un provvedimento di ingiunzione di pagamento del suolo pubblico. Il che significa che le somme devono essere immediatamente liquidate e per di più maggiorate del doppio rispetto alla quota dovuta. Motivo per cui il Comune dovrebbe introitare complessivamente oltre 22 mila euro. Il Comune aveva già avvertito i titolari degli stand con una nota dello scorso 2 ottobre inviata direttamente agli utenti interessati nei quali si ricordava di pagare entro la fine del mese altrimenti si sarebbe passati alla pena della riscossione coatta. Oltretutto all’interno del regolamento comunale del “Commercio su aree pubbliche”, approvato con delibera nel 2000 dall’allora Commissario ad acta del Comune, viene espressamente riportata come sanzione per il ritardato pagamento della quota la maggiorazione del 100 per cento.

 

Agli standisti sono stati dati 30 giorni di tempo per pagare quanto dovuto, sanzione compresa. Chi non ottempererà a tale ordinanza si vedrà avviare un apposito procedimento amministrativo per la revoca del posteggio e della relativa autorizzazione amministrativa dall’ufficio del Settore Attività produttive del Comune.