Mensa scolastica, problemi anche a Trapani. Stessa ditta che operava ad Alcamo

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Dodici bambini che frequentano, a Trapani, la scuola Primaria Don Miliani, che fa parte dell’istituto comprensivo Nunzio Nasi, sono finiti al pronto soccorso dopo aver fruito della mensa scolastica, tutti con gli stessi sintomi: nausea, vomito, cefalea e crampi allo stomaco. Per due di loro sarebbe stata diagnosticata l’intossicazione alimentare.

Così i due piccoli dopo aver ricevuto una prima assistenza sanitaria nell’area di emergenza del Sant’Antonio Abate, sono stati trasferiti nel reparto di pediatria per essere sottoposti ad accertamenti più approfonditi. A quanto pare una bambina avrebbe avuto una forte reazione allergica. I genitori, allarmati, stanno pensando di presentare un esposto-denuncia alla Procura.

“Con la salute dei nostri figli non di scherza”, il coro unanime. Da ieri a Trapani è partito il servizio di mensa scolastica affidato dal Comune alla ditta Le Palme.

Ha creato allarme a Trapani il caso dei dodici bambini finiti al pronto soccorso, dopo aver fruito della mensa scolastica, con i sintomi di intossicazione alimentare. I genitori vogliono vederci chiaro ed annunciano un esposto- denuncia alla Procura. Ad intervenire anche il sindaco Giacomo Tranchida.

Ho seguito personalmente la vicenda – dice il – Il medico dell’Asp che ha visitato i nostri piccoli ha parlato di presunti casi di intossicazione che comunque rimarrebbero circoscritti a quell’unica classe. Abbiamo contattato i dirigenti scolastici delle altre scuole che usufruiscono dello stesso servizio mensa per verificare se si fossero registrate criticità ma non è emerso nulla. Al momento – aggiunge – e in assenza di una certificazione specifica da parte dell’Asp, non possiamo fare altro che alzare la guardia e chiedere all’azienda sanitaria ulteriori controlli e verifiche a garanzia della salute dei più piccoli. Ci auguriamo – conclude Tranchida -che non ci siano altre segnalazioni del genere da parte dei dirigenti scolastici. Se nelle prossime ore dovessimo registrare altri casi ‘sospetti’ ci attiveremo per prendere le dovute contromisure, la salute innanzitutto prima di tutto”.