Megaservice, lavoratori senza stipendio da 5 mesi

    0
    364

    Il segretario generale della Cgil di Trapani Mimma Argurio è intervenuta sulla drammatica situazione dei lavoratori della società di multiservizi MegaService ,di cui la Provincia Regionale di Trapani detiene il 100 per cento delle quote azionarie, esprimendo tutta la sua indignazione per la delibera fatta approvare alla giunta provinciale dall’ex presidente dell’Ente Mimmo Turano mezz’ora prima delle sue dimissioni, avvenute per candidarsi alle elezioni regionali del 28 ottobre prossimo.

     

    “Il puntuale pagamento delle retribuzioni ai lavoratori della MegaService è un atto dovuto pertanto è inaccettabile che, ad oggi, ai dipendenti non siano stati ancora corrisposti cinque mesi di stipendio mentre, il 30 agosto scorso, il Presidente della Provincia Regionale di Trapani ha elargito 860 mila euro in favore di sagre, associazioni, tornei ed eventi sportivi” – ha dichiarato Mimma Argurio

    Per il segretario della CGIL “aver dirottato una cifra di tale entità ad associazioni ed eventi di vario tipo denota da parte della Provincia Regionale, che tra l’altro non ha ancora provveduto a saldare i lavori già effettuati dalla MegaService, poco senso di responsabilità nei confronti delle settantaquattro famiglie che da cinque mesi sono senza stipendio e scarsa attenzione per la grave crisi che sta attraversando il territorio”.

    La Cgil, fortemente preoccupata per le sorti della società, ha annunciato che chiederà al Presidente della MegaService di attivarsi per la presentazione del piano industriale che comprenda anche il mantenimento dei livelli occupazionali e al Commissario dell’Ente di sollecitare al Consiglio provinciale la rapida approvazione della convenzione tra Provincia Regionale e MegaService per l’affidamento dei servizi e, ancora, di provvedere all’immediato pagamento dei lavori già svolti dalla società di multiservizi, così da consentire a quest’ultima di disporre delle liquidità necessarie per saldare i debiti nei confronti dei lavoratori.