Crediti d’imposta, mega-truffa sventata da GDF. Uno dei capi era di Pantelleria

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Non soltanto Paceco, con Francesca Barbiera di 52 anni, prestanome e amministratrice della Domus SRL di Mantova,  società creata ad hoc con il solo obiettivo di generare e commercializzare falsi crediti di imposta, ma anche Pantelleria con Giuseppe Felice Guttadoro addirittura uno die capi della max-truffa allo Stato, 440 milioni di euro, sventata dalla Guardia di Finanza, in ambito nazionale, sui bonus Covid.

I finanzieri hanno anche sequestrato un immobile a Trapani.  Si tratta di una casa acquistata da uno degli otto finiti in carcere, proprio Giuseppe Felice Guttadoro, nato in Tunisia ma originario di Pantelleria e da anni trapiantato a Rimini, la città dalla quale l’inchiesta è partita sotto la direzione del colonnello Coscarelli. “Il Covid porta bene”. E’ una delle intercettazioni spuntate nell’inchiesta che ha portato alla scoperta di una maxi truffa che ha portato un danno allo Stato di 440 milioni di euro.

Le Fiamme Gialle, infatti, hanno scoperto una maxi frode di falsi crediti locazioni, sismabonus e bonus facciate, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal governo con il decreto rilancio (dl 34/2020), durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà. I proventi sarebbero stati investiti in criptovalute e metalli preziosi.

Nove degli indagati avevano presentato domanda di reddito di cittadinanza e 3 avevano precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso. In carcere sono finiti l’imprenditore di origine pugliese, ma da tempo operativo in provincia di Rimini, Nicola Bonfrate, secondo gli inquirenti promotore e capo dell’associazione oltre che amministratore di numerose società, la sua stretta collaboratrice, Imane Mounsiff, cittadina di origine marocchina; il commercialista riminese, Stefano Francioni e il pantesco Guttadoro.