Massimo Fundarò : “Alcamo: la verità sulla raccolta differenziata”

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    Il vice sindaco e Assessore all’Ambiente di Alcamo, Massimo Fundarò, è interventuto con una comunicato stampa sulla raccolta differenziata ad Alcamo, che si riporta di seguito integralmente: “Inoccasione della presentazione della candidatura di Niclo Solina, sono stato evocato ma non citato nel corso dell’intervento tenuto dall’aspirante vice sindaco di ABC. Capisco che Sebastiano Dara abbia svolto il suo compitino a casa parlando, male, della raccolta differenziata, ma quando dalla malafede si passa alla deliberata disinformazione si è costretti a replicare.

    Mi limiterò a riportare e a cercare di riassumere dati e cifre inoppugnabili e verificabili, in ogni momento e da chiunque lo voglia.

    Il primo finanziamento di più di 3 milioni di euro è stato dato al comune di Alcamo nel 2006 per la realizzazione del centro comunale di raccolta, per 10 isole ecologiche e altre forniture per la raccolta differenziata degli RSU. L’altro finanziamento, di oltre 6 milioni di euro è stato dato direttamente all’ATO “Terra dei Fenici”, che nel frattempo si era costituito ed insediato e che ha provveduto al completamento del progetto.

    Il comune di Alcamo ha conferito all’ATO gli impianti di sua proprietà ottemperando ad un preciso obbligo di legge, il decreto lgs. N. 152 del 2006 prevede infatti, all’art. 202, il conferimento OBBLIGATORIO e GRATUITO degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali degli enti locali, già esistenti al momento dell’assegnazione del servizio, ai soggetti affidatari del medesimo servizio.

    Dara è un avvocato, una simile svista sarebbe comprensibile per altri, ma non per uno che della legge ha fatto la sua professione.

    Un discorso diverso va fatto per i mezzi e le altre forniture che invece sono stati venduti attraverso procedure ad evidenza pubblica, sempre previste dalla legge, che si sono tenute in cinque diverse date nel corso del 2011 e da cui sono stati ricavati a favore del comune di Alcamo, e quindi dei suoi cittadini, 1.787.550,43 euro.

    Per quanto riguarda il costo del servizio, altro cruccio dello zelante Dara, prima dell’obbligatorio passaggio all’Aimeri, la spesa totale era già di circa 6 milioni e mezzo di euro (2009), l’aumento negli anni successivi è stato di circa il 10%, incremento contenuto e congruo rispetto all’innegabile miglioramento qualitativo del servizio.  E’ da sottolineare che i cittadini alcamesi, con il loro 1,57 euro al metroquadro, pagano la TARSU più bassa della Sicilia. Ed infine va sempre ricordato che oltre a questo primato in termini di risparmio, abbiamo anche quello per la percentuale di raccolta differenziata che si attesta sul 50% e che ci colloca al primo posto in Sicilia fra le città con più di 30.000 abitanti.

    Per chi come me ha fatto dell’onestà e dell’integrità la ragion d’essere del proprio impegno politico è assolutamente inedito e sconfortante dovere rispondere a certe insinuazioni. Spero che i tanti, sicuramente in buona fede e motivati, presenti in ABC conservino la capacità di un giudizio obiettivo sugli avversari politici e riconoscano il valore dell’impegno di chi, spesso conducendo battaglie solitarie e giudicate velleitarie, ha sempre provato a rendere Alcamo una città migliore”.