L’IPAB Mangione di Alcamo torna ad essere commissariata. Candela: “Qui per salvare l’IPAB”

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L’IPAB Mangione di Alcamo torna ad essere commissariata. Era già capitato con l’incarico affidato al castellammarese Carlo Turriciano nei primi anni 2000. La direzione dell’istituzione assistenziale  storica e più antica di Alcamo, casa di ospitalità per anziani  eretta ente morale più di due secoli fa, dall’uno di settembre è stata affidata a Rosario Candela, sessantenne di Torretta, funzionario regionale dell’assessorato alla famiglia. La decisione della Regione è scaturita dalle dimissioni di due componenti del consiglio di amministrazione dell’IPAB alcamese, monsignor Aldo Giordano e Benedetto Belnome, membro in quota Regione, che hanno causato l‘insussistenza del quorum necessario a rendere operativo il CdA.

“Un’istituzione storica che è stata per secoli punto di riferimento per le fasce meno abbienti – ha detto il neo commissario Candela – e che merita tutti i nostri sacrifici per poterla tirare fuori dall’attuale situazione economica. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti per raggiungere i risultati che la Mangione merita”. La sede storica dell’Ipab, presieduta negli ultimi anni da Antonella Aprile,  si trova nella via Florio. Anche la “Mangione” da anni ha dovuto fare i conti con il profondo rosso dei bilanci che fotografano le difficoltà delle Ipab siciliane. L’istituzione conosciuta anche come “Il boccone del povero” dal 1811 opera nel campo dell’assistenza agli anziani, nella maggior parte indigenti, le cui rette in convenzione vengono pagate dal Comune. Si tratta soprattutto di persone che non hanno alcun mezzo di sostentamento. Altre rette sono, invece, a carico degli ospiti ai quali viene fornita una buona e specializzata assistenza. Il taglio dei contributi dell’assessorato regionale alla Famiglia, che consentiva di pareggiare il bilancio, fece saltare tutti i conti tanto che nel marzo del 2014 il consiglio di amministrazione dell’IPAB Mangione deliberò il programma di risanamento e sviluppo. Mediamente la “Mangione” ospita una trentina di anziani. Una delle voci per le maggiori uscite riguarda il personale tra impiegati a tempo indeterminato, parziale e contratti di collaborazione.  Adesso è arrivato il commissario Candela che intende rilanciare questo Ente pluri-secolare, che da sempre ad Alcamo ha svolto un importante ruolo sociale e assistenziale.