Libri, Carlo Cataldo racconta la storia di Alcamo

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Due volumi di mille pagine ciascuno. Un lavoro lungo cinquant’anni durante i quali ha dato alle stampe oltre 70 libri che parlano, di storia, religione, economia, arte, folklore, poesie, molte delle quali dello stesso autore, che ha collezionato decine di premi per la qualità delle sue pubblicazioni. Carlo Cataldo, 86 anni, ex insegnate del liceo classico è un’ indiscutibile icona della cultura alcamese. Cinque i nuclei costitutivi di questa nuova opera: territorio, archeologia, storia evento grafica, personaggi bibliografia. “Con documenti prevalentemente inediti, con argomenti non trattati da precedenti autori, col sostegno di tanta storia dispersa in atti notarli, decreti, memorie diari e tanto altro- afferma Carlo Cataldo- qui integro e talvolta correggo ciò che da altri storiografici è stato scritto”. Una storia di Alcamo che durante la lettura dei due volumi sembra rimbombare nelle orecchie trasmissioni radiofoniche come “Tutto il calcio minuto per minuto” poiché a Carlo Cataldo nelle stesura dei due volumi non è sicuramente sfuggito nulla della millenaria storia di Alcamo e del suo territorio. Un lavoro lungo e minuzioso con accanto la moglie Erina Baldassano, ex insegnante, ed autrice essa stessa di una decina di libri. Storie sconosciute di alcamesi che non avevano trovato collocazione nonostante abbiano compiuto imprese o morti nell’adempimento del loro dovere, come l’assassinio avvenuto il 13 gennaio del 1946, in via Roma del maresciallo dei carabinieri Vito Camilli. Il benefattore barone Felice Pastore nella prima metà dell’800, pagò per potere avere l’acqua a casa. Si scopre, grazie a Carlo Cataldo, la fucilazione dell’alcamese Liborio Vallone, in piazza Tredici Vittime a Palermo. Vallone venne fucilato dai Borboni quando scoprirono che il patriota garibaldino aveva suonato le campane alla Gancia per annunciare la rivolta di Palermo. La rivolta scoppiò il 4 aprile del 1860. Liborio Vallone venne catturato e fucilato 12 giorni dopo. Carlo Caldo parla anche del suo bisavolo Serafino Cataldo, condannato per anti borbonismo. Nel secondo volume elencati anche i mille 115 alcamesi nominati cavalieri di Vittorio Veneto. Ben cento sessantuno furono insigniti con la Medaglia d’oro. Nel primo volume si parla della storia di Alcamo, territorio, archeologia, eventi e personaggi. Nel secondo di economia: cave di travertino, agricoltura, artigianato, vino bianco, cooperative agricole, esercizi commerciali, artigianato, professioni, contrade, comunicazioni, trazzere, palazzi e tante foto antiche etc. Il libro edito da Lusso Grafiche e stampato nella Grafiche Campo, Carlo Cataldo lo ha dedicato alla moglie. E Carlo Cataldo è già di nuovo al lavoro per scrivere un libro sugli artisti alcamesi e di quelli che lavorarono ad Alcamo