Lettera dei lavoratori della Sicilgesso al Presidente della Regione

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    Riceviamo e pubblichiamo:

     

    I dipendenti della Sicilgesso S.p.A., in atto in numero di 39, sono venuti a conoscenza che è stato disposto un ulteriore  sopralluogo, da effettuarsi da parte di una commissione ispettiva, presso la cava di c.da “Chiuse”, di proprietà della stessa Sicilgesso S.p.A..

    Tale iniziativa è fortemente criticabile perché è frutto, ancora una volta, di un accanimento nei confronti della cava, che ha subito dal  2009 ben 23 sopralluoghi da parte dei diversi Organi regionali, provinciali e comunali senza alcun esito negativo per il proseguo della attività estrattiva stessa.

     

    Tale accanimento è causa di disagio e preoccupazione nei lavoratori dipendenti e nell’indotto, costituito da circa 100 lavoratori, soprattutto perché tutti i sopralluoghi sono conseguenza degli esposti del sig. Giovanni Palma, il quale, accedendo facilmente e tempestivamente, ai diversi Uffici, invia continuamente pretestuosi e infondati esposti e richieste.

    La nostra protesta nasce anche dal fatto che appare evidente  l’interesse del Palma di interrompere l’attività estrattiva della cava Sicilgesso.

    Infatti al Palma, titolare di una cava limitrofa, inattiva da sempre, era stata rifiutata dalla Sicilgesso una sua proposta di vendita di materiale a caro prezzo.

    Un prezzo tra l’altro di oltre dieci volte superiore a quello standard di Sicilgesso S.p.A..

    Con la presente noi dipendenti della Sicilgesso ed i sindacati che ci rappresentano, chiediamo all’on. Raffaele Lombardo di intervenire prontamente affinché abbia termine questa situazione di disagio che mette a rischio il nostro posto di lavoro ed inoltre esprimiamo il nostro disappunto sul fatto che tali azioni dovrebbero essere estranee agli organi regionali e a chi, anche politicamente, li rappresenta, con riserva di chiedere eventualmente l’intervento della magistratura, anche in sede penale.

    I dipendenti auspicano che immediatamente si ponga fine ad un comportamento non più sopportabile e dichiarano il loro stato di agitazione.

     

     

     

    I lavoratori della Sicilgesso