Lancette indietro nella notte, torna l’ora solare. Non si parla più di abolizione del provvedimento

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Termina nella notte, esattamente alle 3, l’ora legale che era entrata in vigore tra 27 e 28 marzo scorsi con le lancette degli orologi portate avanti di un’ora. Adesso operazione opposta. Alle 3 bisognerà mandare gli orologi indietro di un’ora. Oramai, comunque, nei dispositivi elettronici (automobili, smartphone e telefonini vari, computer e quant’altro) il cambio dell’ora avviene automaticamente. Lancette quindi indietro come del resto quasi in tutta Europa. Si dormirà quindi un’ora in più e poi bisognerà fare i conti con un’ora in meno di luce durante le giornate che si accorceranno gradualmente fino al 13 di dicembre. Insomma tutto ritornerà vero l’orario naturale del pianeta.

L’ora legale, invece, quella scattata il 28 marzo scorso, esiste in Italia fin dal 1916. Venne adottata durante la Prima guerra mondiale. La sua più grande utilità è certamente il grande risparmio nei costi grazie a un minore uso dell’illuminazione elettrica. L’invenzione dell’ora legale è attribuita allo statunitense Benjamin Franklin, che nel 1784 scrisse una lettera satirica pubblicata su un giornale di Parigi, nella quale suggeriva scherzosamente ai parigini di alzarsi più presto al mattino per sfruttare la luce solare e risparmiare sul costo delle candele. In Italia, dopo l’avvio del 1916, l’avanti e indietro delle lancette venne abolito nel 1920 e nei decenni successivi fu più volte introdotto, sospeso, abolito e di nuovo introdotto. Fu poi definitivamente ripristinato nel 1966, durante un periodo di grande crisi energetica in cui serviva sfruttare al meglio la luce del sole nel tardo pomeriggio e alla sera.

Dal 1966 al 1980 l’ora legale restò in vigore per quattro mesi all’anno (da maggio a settembre) mentre poi venne anticipata l’introduzione all’ultima domenica di marzo. L’ultima modifica risale a 25 anni fa: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con uguali tempi e modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea. Nel resto del mondo la Russia dal 2014 riconosce soltanto l’ora solare, quella che da noi torna adesso. Da tempo si discute anche nell’Unione Europea dell’effettiva utilità e dell’eventuale abolizione dell’ora legale. Nel 2019 il Parlamento Europeo aveva votato a favore dell’abolizione del passaggio dall’ora solare all’ora legale a partire dal 2021, ma aveva lasciato libertà di scelta ai singoli paesi. Così non è cambiato nulla e anche per il 2022, tra sabato 26 e domenica 27 marzo, si tornerà a portare le lancette degli orologi nuovamente indietro.