Sono trascorsi sei mesi dalla terribile strage di Casteldaccia. Un immane tragedia, quel 6 maggio scorso, in cui persero la vita cinque operai, fra cui due alcamesi. Epifanio Alsazia, originario di Partinico ma da decenni residente ad Alcamo, e Roberto Raneri. Poi il partinicese Ignazio Giordano, il sancipirellese Giuseppe Miraglia e il palermitano Giuseppe La Barbera. Tutti morirono soffocati dal gas letale sprigionatosi da un impianto fognario che stavano ispezionando. Tutti asfissiati dall’idrogeno solforato mentre tentavano di liberare la condotta dell’impianto per contro della ditta Quadrifoglio che operava, in sub-appalto, per conto dell’AMAP. Ora arrivano le prime risultanze investigative.
I cinque operai morirono all’istante, subito dopo avere inalato il gas tossico e la strage di Casteldaccia sarebbe stata la diretta conseguenza di una serie di presunte inadempienze, omissioni e di procedure irregolari, in alcuni casi anche del tutto mancanti. A compierle sarebbero stati Amap e le due ditte a cui la società partecipata del Comune aveva affidato i lavori per la manutenzione nella vasca dell’impianto e dell’intero condotto fognario tra il bar Casetta Bianca e la stazione di sollevamento Vini Corvo. Non hanno dubbi, i consulenti tecnici nominati dai pm della Procura di Termini Imerese, Elvira Cuti e Giacomo Barbara: gli esperti hanno depositato la loro relazione, con cui verrebbe fatta chiarezza sulle cause che, a loro avviso, provocarono la tragedia. Il ricordo di queste moti bianche è sempre vivo. Tra le varie iniziative ricordiamo che due mesi fa parenti, amici, colleghi delle vittime hanno organizzato una giornata di ricordo a Casteldaccia. Lo scorso trenta settembre sopralluogo della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati della Camera dei Deputati, presieduta dall’onorevole Chiara Gribaudo.
La delegazione ha fatto tappa a Casteldaccia il 6 maggio sono morti 5 operai. impegnati in lavori sulla rete fognaria per conto dell’Amap, l’Azienda municipalizzata acquedotto Palermo