Oltraggio e minacce a pubblico ufficiale, la “Municipale” di Alcamo denuncia padre e figlia

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Il Comando di Polizia Municipale di Alcamo ha denunciato due persone per i reati di oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale. Nel corso di un controllo di polizia stradale, infatti, due alcamesi B.R. e B.A. padre e figlia, stazionavano con la propria auto nei pressi della posta centrale, dove una pattuglia della Polizia municipale stava sanzionando alcune auto in sosta vietata che occupavano anche gli spazi riservati alle persone disabili.

I due alcamesi, entrambi noti professionisti, vista la multa fatta alla propria autovettura, hanno iniziato ad inveire contro gli agenti con urla, offese verbali e varie minacce, minacce tra le quali spicca la classica “mi rivolgerò molto in alto”. Nonostante i tentativi di riportare la calma, i due denunciati, oltre ad opporre il rifiuto ad esibire i documenti, reiteravano le ingiurie, con ulteriori frasi minacciose nei confronti del personale di polizia operante.

“Voglio sottolineare, dichiara il comandate di Polizia Municipale Ignazio Bacile, che il reato di oltraggio non tutela soltanto la persona del pubblico ufficiale in quanto, secondo la legge vigente, ad essere lesi sono l’onore e il prestigio della Pubblica amministrazione e dell’istituzione che egli rappresenta. Per quanto mi riguarda, simili comportamenti non saranno tollerati, è una questione di rispetto dovuto sia ai nostri agenti, che ogni giorno si impegnano in innumerevoli servizi sulle strade della città, sia a tutti quei cittadini che, pur trovandosi di fronte a una sanzione, si comportano con grande educazione e senso civico. Questi due cittadini, conclude Bacile, hanno commesso un grave errore, adesso chiedano scusa.”