Davanti casa, dove sorge anche l’attività commerciale di famiglia, una breve tappa dell’auto contenente il feretro. Pochi attimi ma di intensa commozione per Cosimo Accardi e la sua tragica fine, soprattutto quando sulla bara, oltre ai fiori, è stata deposta la magia del ‘Centro Corse Raneri’, il gruppo sportivo di ciclismo amatoriale che rappresenta l’intera vita della famiglia Accardi-Raneri. Parenti e amici hanno voluto assistere a questo momento davanti casa e negozio di via Pietro Maria Rocca, ad Alcamo. Poi i funerali in una chiesa madre gremita nonostante il grande caldo. Così gli alcamesi, soprattutto gli appassionati del pedale, hanno voluto rendere l’ultimo omaggio a Cosimo Accardi.
La sua vita, legata sempre ad uno sport, il ciclismo, che ha regalato anche titoli nazionali alla sorella Dora, si è spezzata tragicamente domenica sera, intorno alle 19.40, per quel violentissimo impatto contro il guard-rail centrale dell’autostrada A/29, in direzione Mazara del Vallo, nel tratto fra l’innesto per Trapani e lo svincolo di Gallitello. Forse una distrazione, più probabile un improvviso malore, e la Toyota Corolla è stata infilzata dall’acciaio della protezione stradale. Lo stesso guard-rail che ha anche ucciso Cosimo Accardi colpendolo, mortalmente, al torace e all’addome. Il 46enne pare stesse andando a trovare la sua ragazza. Inutile l’intervento dei sanitari del 118 per un quadro che subito si è presentato particolarmente crudo. Tante parti dell’auto sparpagliati lungo la carreggiata e poi tanto sangue. L’incidente è stato autonomo e per fortuna Accardi viaggiava da solo. Amore e impegno per le bici e per le competizioni. In quella casa erano sempre al centro di ogni discorso. Su strada, cross o mountain-bike e anche spinning, poco importa. Bastava pedalare per appassionarsi. Per questo quella maglia del centro corse Raneri rimarrà per sempre con Cosimo Accardi.