Irregolarità nei tesseramenti e scarsa partecipazione. FdI deferisce l’alcamese Parrino

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Acque agitate negli ambienti alcamesi di Fratelli d’Italia. Il partito, per essere più specifici, ha puntato il dito contro l’unico suo eletto al consiglio comunale, Giuseppe Parrino. I vertici regionali e provinciali dei meloniani hanno avviato la procedura che porterà la posizione di Parrino dinanzi alla commissione di garanzia. Il partito non ha gradito taluni comportamenti ritenendoli non adeguati al contegno politico di Fratelli d’Italia.

In partica Giuseppe Parrino è accusato di avere partecipato pochissimo, nel 2022, alle sedute del consiglio comunale alcamese, di non avere per nulla o quasi preso parte alla vita del partito e talvolta anche di avere assunto decisioni di voto non conformi alla linea dei meloniani. Il provvedimento, però, parla anche di qualcosa che non avrebbe funzionato nella campagna di tesseramento dello scorso anno. Nella sottoscrizione delle tessete da parte di Giuseppe Parrino sarebbero stato riscontrate alcune irregolarità. Per tutte queste motivazioni l’unico consigliere comunale ad Alcamo di Fratelli d’Italia è stato deferito dalla segreteria regionale. Adesso dovrà pronunciarsi la commissione di garanzia.

Parrino è stato eletto alle amministrative del 2021 con 346 preferenze. Il più votato tra i meloniani davanti al consigliere uscente Francesco Dara. La lista, in un periodo in cui già era cominciato il boom del partito, non raccolse grandi numeri nonostante avesse anche un suo candidato sindaco. Qualcuno all’interno del partito ha storto il muso fin dalle prime battute del nuovo consiglio comunale quando Giuseppe Parrino, esponente dell’opposizione, votò Annalisa Guggino a presidente della quarta commissione. Il suo voto fu decisivo mentre gli altri esponenti dell’opposizione avevano effettuato altre scelte. Poi le numerose assenze dalle sedute consiliari e quindi le irregolarità che sarebbero state riscontrate nei tesseramenti effettuati da Parrino. È scattato così il deferimento dinanzi alla commissione di garanzia di Fratelli d’Italia.