Intesa con 23 comuni, da Alcamo fino a Sciacca. Migliorare gestione FESR

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Da Alcamo fino a Sciacca mettendo dentro anche Balestrate, Borgetto, Calatafimi, Camporeale, Caltabellotta, Cstellammare del Golfo, Custonaci, Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Partinico, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Sambuca di Sicilia, San Vito Lo Capo, Santa Margherita Belice, Santa Ninfa, Trappeto e Vita.

E’ il cosiddetto SIRU, il “Sistema Intercomunale di Rango Urbano della Sicilia Occidentale” composto quindi da 23 enti locali con Alcamo a fare da capofila. Uno strumento voluto dalla Regione Siciliana per cercare di organizzare la gestione dei finanziamenti dei fondi europei all’interno della politica di coesione.

L’adesione al Sistema Intercomunale di Rango Urbano, almeno negli intenti della Regione, dovrebbe permettere alle amministrazioni comunali di concordare i progetti da presentare in modo tale da non essere concorrenti tra di loro e quindi ottenere maggiori opportunità per il finanziamento richiesto.

Ieri pomeriggio ad Alcamo, al palazzo di Città, i rappresentanti dei 23 comuni hanno sottoscritto lo schema di convenzione per disciplinare il Sistema Intercomunale di Rango Urbano della Sicilia Occidentale e costituire la relativa l’Autorità Urbana che possa dare attuazione alla politica unitaria di coesione definita nel ESR SICILIA 2021-2027.

Nel ciclo di programmazione 2021/2027, la dimensione territoriale è quindi sempre più centrale rispetto al passato. In pratica le “Strategie di sviluppo territoriale” sono ricomprese nell’obiettivo prioritario  “Un’Europa più vicina ai cittadini”, attraverso il quale si intendono integrare anche le componenti sociali, economiche, ambientali e culturali riguardanti i diversi territori.

Un passaggio voluto dalla Regione che il sindaco di Alcamo Domenico Surdi ha definito “un progetto ambizioso per sviluppare nuove modalità di governance locale volte a creare, attraverso un approccio integrato, una nuova strategia territoriale per il bene della collettività. Grazie ai fondi europei, lavoreremo insieme per dare risposta – ha concluso Surdi – ai bisogni di territori valorizzandone le singole potenzialità”.