‘Insieme si può’, progetto e fondi regionali per Convitto Audiofonolesi di Marsala

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Un progetto sperimentale che si concluderà a giugno e che prevede l’attivazione di laboratori e attività di orientamento presso il convitto audiofonolesi di Marsala e l’istituto comprensivo ‘Grassa’ di Mazara del Vallo. Obiettivo è quello di garantire il diritto al successo formativo attraverso percorsi che consentano a ciascun alunno di esprimere le proprie potenzialità nonché di favorire l’incontro con l’altro e la condivisione.

L’intervento, rivolto agli alunni a rischio di dispersione scolastica, sarà garantito dal sostegno allo studio (curriculare ed extracurriculare), da laboratori creativi e orientativi, da attività di potenziamento e attività di tipo espressivo (sportive, artistiche, coreutiche) e uscite didattiche nel territorio trapanese per favorire la socialità.

Per gli studenti ospiti del Convitto marsalese, circa 40, l’accompagnamento allo studio si svolgerà in orario extrascolastico, con la collaborazione di tutor/educatori e con l’impiego di metodologie plurime. Saranno una ventina per ogni classe coinvolta, invece, gli studenti dell’istituto scolastico mazarese ‘Grassa’ che potranno partecipare alle attività.

“Il Convitto per audiofonolesi di Marsala – ha detto l’assessore regionale all’istruzione, l’alcamese Mimmo Turano – non deve solo sopravvivere, ma deve tornare a nuova vita grazie a investimenti e progetti sperimentali che ne rilancino ruolo e azione”. L’esponente del governo Schifani è stato a Marsala proprio per presentare il progetto sperimentale da 90.000 euro che coinvolgerà i minori audiofonolesi del Convitto di Marsala e gli alunni dell’Istituto comprensivo “Grassa” di Mazara del Vallo per favorire l’inclusione scolastica.

Il progetto “Insieme si può”, presentato dall’assessore Turano alla presenza del direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, Giuseppe Pierro, si ispira all’articolo 28 della Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e intende promuovere la motivazione allo studio e la possibilità di colmare i gap formativi attraverso metodologie innovative che affianchino attività di educazione formale a quelle non formali, sia in orario scolastico che extrascolastico, all’interno delle scuole ma anche in altri contesti.

Il Convitto audiofonolesi di Marsala potrà così riprendere la sua attività dopo la sospensione avvenuta nel giugno scorso. Considerata la peculiarità del servizio, unico nel Sud Italia, nei prossimi giorni sarà completato l’organico del Convitto con il personale Ata e con quello specialistico terapeutico-riabilitativo. Quest’ultimo sarà reclutato grazie a un altro finanziamento regionale di circa 70.000 euro.