Insegnanti di sostegno, al via la corsa alle specializzazioni. In 15.000 per 3.000 posti

0
106

Al via la corsa alla specializzazione di sostegno. In tutti gli atenei italiani che hanno organizzato i corsi di Tirocinio formativo attivo (Tfa), parte la lotteria del test di ammissione, o della prova scritta, per gli aspiranti insegnanti di sostegno all’infanzia. Quasi 18 mila i siciliani che hanno presentato domanda in uno dei quattro atenei che hanno organizzato i corsi. Nell’Isola, sono 5 mila in tutto i posti disponibili: un posto ogni 3,5 aspiranti. Ma nel capoluogo siciliano, coloro che vogliono intraprendere la carriera a sostegno di un alunno disabile superano le 7 mila unità e in base ai posti messi a concorso, 1.400 in tutto, a farcela sarà meno di un laureato su cinque. Quasi, appunto, come l’accesso alla facoltà di Medicina. Tutti coloro che hanno presentato domanda, sosterranno nel giorno prefissato il test o direttamente la prova scritta, nel caso in cui per il singolo segmento scolastico (infanzia, primaria, I grado, II grado) le domande fossero meno del doppio rispetto ai posti messi a concorso. Per essere ammessi al corso di formazione, che durerà circa 8 mesi circa e che nell’Isola costerà 3.700 euro, occorrerà superare tre prove: il test di ammissione, una prova scritta e un orale. Per gli atenei siciliani l’organizzazione del cosiddetto TFA di sostegno, che ha raggiunto l’ottavo ciclo, rappresenta anche un affare non indifferente. Per iscriversi al test di ammissione occorre pagare una tassa di 150 euro. L’incasso complessivo per le immatricolazioni ai corsi in tutta la Sicilia sarà di 18 milioni e mezzo.