di Antonio Pignatiello
Ci risiamo con gli incendi. Magari si dirà che è colpa del caldo e dell’autocombustione. Restano tanti dubbi però sull’incendio sviluppatosi ieri su Monte Inici.
Vigili del fuoco, Canadair, protezione Civile, Uomini della Forestale, Forze dellìordine tutti impegnati durante la giornata a cercare di domare le fiamme, delimitarle con una immagine, mentre la gente era al mare, di distruzione del panorama ambientale, artistico, immobiliare, storico e architettonico oltre alla fauna che vive nella vegetazione che andava o rischiava di andare in fumo.
Un fumo nero, un fungo come quello che si alza nei bombardamenti delle zone di guerra e che vengono trasmesse ogni giorno a farci ricordare di come ci sono zone disastrate nel mondo e invece capita anche qui a due passi dal mare.
Il Monte Inici ieri è stato interessato da un vasto e pericolosissimi incendio che ha lambito anche le case ale sue pendici nel lato più interno della montagna.
Circolazione stradale interrotta per il fumo, intervento di Vigili del fuoco e Canadair fino a tarda sera.
Le immagini parlano chiare con tanta gente impotente a guardare e veder bruciare gli ultimi alberi che rimangono a Monte Inici.
La colonna di fumo nero si è alzata nel cielo e lì è rimasta fino a tarda sera.
Encomiabile il lavoro dei vigili del fuoco, della protezione civile, delle forze dell’ordine che hanno cercato di arginare il fuoco.
Tornano gli incendi e non si conoscono ancora le cause dell’incendio che ha devastato gran parte della vegetazione boschiva restante del Monte Inici.