Indagini su Denise, diffamato un poliziotto. Condannata ex PM Maria Angioni

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L’ex Pm della procura di Marsala, poi giudice del lavoro a Sassari, Maria Angioni è stata condannata dal giudice monocratico del Tribunale lilibetana, Bruno Vivona, a 4 mesi di reclusione per avere diffamato un ex ispettore di polizia, Vincenzo Tumbiolo, in servizio al commissariato di Mazara del Vallo nel periodo delle prime indagini per la scomparsa di Denise Pipitone. L’ex magistrato, più volte ospite nelle trasmissioni televisive di approfondimento sulla scomparsa della bimba mazarese, è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali e ad un risarcimento danni «provvisionale» di 3 mila euro in favore dell’ex poliziotto, che nel processo si è costituito parte civile rappresentato dall’avvocato Giuseppe De Luca. Maria Angioni era finita a processo dopo le dichiarazioni rilasciate proprio in televisione (a «Mattino 5» il 27 maggio del 2021 in cui aveva sostenuto che l’ispettore Tumbiolo, nell’ambito delle ricerche di Denise Pipitone, sarebbe stato proprio uno degli uomini delle forze dell’ordine che il giorno della scomparsa di Denise Pipitone, il 1° settembre 2004, si recarono nell’immobile dove abitava Anna Corona, andando però ad ispezionare l’appartamento attiguo. “Così insinuando – secondo l’accusa – nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso”. Tra quei poliziotti, però, secondo il tribunale che ha emesso la sentenza di condanna per l’Angioni, l’ispettore Tumbiolo no prese parte a quel sopralluogo in quanto «sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005 per una misura cautelare emessa nell’ambito di un’indagine della quale era titolare proprio la Pm Angioni”. L’ex poliziotto venne, poi, assolto con sentenza definitiva. Alcuni mesi fa, Maria Angioni, in aula, ha sostanzialmente affermato di avere fatto confusione ed essere stata indotta in errore da quanto aveva letto sul web. Nel corso del processo, poi, l’ex Pm della procura di Marsala aveva anche chiesto scusa al poliziotto per l’errore commesso nel corso delle sue dichiarazioni televisive. “Al deposito delle motivazioni impugneremo la sentenza – ha detto l’avvocato Stefano Giordano uno dei legali dell’ex magistrato Maria Angioni – e siamo sicuri che la Corte d’Appello porrà rimedio alle gravi violazioni di legge poste in essere dalla Procura di Marsala e refluite nella sentenza”.