Incidente mortale Ss.113 a Partinico, particolari agghiaccianti

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I carabinieri hanno completato le operazioni per i rilievi dell’incidente mortale avvenuto nella tarda serata di ieri sulla statale 113, all’altezza della cantina Cusumano. Ora si sta ricostruendo con esattezza la dinamica per cercare di far emergere eventualità responsabilità rispetto a quanto accaduto. Una cosa appare comunque chiara: considerato il pauroso impatto l’automobilista che conduceva la Bmw non si è accorto che c’era un pedone che stava attraversando la strada. Agghiacciante la scena che si sono ritrovati sotto gli occhi i soccorritori: la vittima, Nino Liberato di 82 anni, è stata sbalzata a circa 100 metri dal luogo dell’impatto e smembrata. Alcuni arti sono stati ritrovati sparsi lungo la carreggiata, a dimostrazione della violenza dell’impatto con l’auto. Due appaiono gli elementi altrettanto evidenti: a giocare un ruolo fondamentale l’oscurità della strada, che rende nelle ore serali davvero precaria la visibilità, e l’elevata velocità. Il medico legale della procura di Palermo ha constatato il decesso dell’anziano ed ha stabilito che l’uomo è morto sul colpo. In tutta evidenza le gravissime lesioni riportate, con gli arti addirittura “strappati” dal corpo, non hanno dato adito a dubbi in tal senso. Sul posto sono intervenuti i mezzi di soccorso, oltre a vigili del fuoco, polizia provata e gli stessi carabinieri, ma è stato tutto inutile dal momento che l’82enne era già morto. Nino Liberato risulta essere residente proprio nei pressi del luogo dove è stato falciato dall’automobile. Secondo le testimonianze raccolte l’anziano si era recato da alcuni vicini di casa e aveva deciso di far rientro a casa. Il destino ha voluto, però, che non facesse mai più ritorno nella sua abitazione. La statale 113 si conferma una volta di più la “strada della morte”, come ribattezzata dai partinicesi. Lungo l’arteria, e proprio nei pressi della cantina Cusumano, non è il primo incidente mortale o comunque di una certa gravità che si verifica. Proprio appena qualche giorno fa si verificò uno scontro tra tre auto con altrettanti feriti, tra cui un poliziotto ancora oggi ricoverato in ospedale per le fratture riportate. Qualche anno fa poche centinaia di metri più avanti rispetto all’incidente mortale di ieri sera morì un ragazzo di Partinico a bordo di un ciclomotore: fece un sorpasso azzardato e si scontrò frontalmente con un’auto. E sempre in questo tratto lo scorso anno venne investito e ucciso in piena notte un cavallo imbizzarrito. Ancora più pesante il bilancio nell’altro tratto della statale 113, quello che collega Partinico con Alcamo. Ad essere uccisi automobilisti, pedoni e ciclisti. E quasi sempre a giocare un brutto scherzo è l’alta velocità: da considerare che lungo l’arteria è stato imposto il limite di velocità di 50 chilometri orari.