Incendio del 24 maggio vicino case, ‘Municipale’ denuncia alcamese per imprudenza

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Nonostante l’alta temperatura e il forte vento aveva deciso di dar fuoco alle sterpaglie accatastate proprio in quel giorno. L’uomo ha perduto, però, come prevedibile, il controllo della situazione e le fiamme hanno mandato in apprensione gli alcamesi che abitano nella zona più periferiche della via Kennedy. Il vasto incendio, infatti, partito dal costone ricoperto da vegetazione spontanea che sorge in contrada Costa fra la statale 119 e il prolungamento della via Kennedy. La polizia municipale, diretta dal comandante Ignazio Bacile, ha denunciato per incendio colposo un alcamese di 56 anni residente in un’altra zona della città ma proprietario dell’appezzamento di terreno dal quale è partito il rogo.

L’incendio si è poi propagato nell’area pedemontana ad ovest del monte Bonifato, e secondo le indagini sarebbe stato causato da imprudenza ed imperizia, all’interno del terreno recintato, del proprietario che aveva dato fuoco alle sterpaglie estirpate poco prima dal suo appezzamento. Il 56enne alcamese è stato denunciato alla procura della repubblica di Trapani per incendio colposo e rischia adesso anche la pena della reclusione da uno a cinque anni. Sul posto erano intervenute anche le pattuglie della polizia municipale di Alcamo, dislocate nelle aree più frequentemente origine di incendi nelle giornate di allerta.

Su tali problematiche il comando ha organizzato già da un mese apposite attività di formazione professionale del personale, specifiche per il contrasto a questo tipo di reati, con il concorso del Nucleo Operativo del corpo forestale della regione siciliana. Per l’episodio del 24 maggio scorso che ha portato alla denuncia del 56enne, il comune di Alcamo ha richiesto di essere indicato quale parte offesa per l’eventuale costituzione di parte civile nel processo.