Imprenditoria. La Sicilia rallenta ma tiene, Trapani quarta come incremento di imprese

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Il numero delle imprese siciliane, nonostante l’emergenza Covid-19 non sia ancora terminata, dopo oltre un anno e mezzo, si mantiene in terreno positivo. La crisi non è affatto passata, ma secondo i dati di ‘Movimprese’ relativi alla nascita e alla mortalità, forniti dall’Ufficio studi di Unioncamere Sicilia, il saldo del terzo trimestre 2021, seppur quasi dimezzato rispetto al secondo, resta positivo con un incremento di 1.712 imprese, su un totale complessivo in Sicilia di 477.439. Le nuove iscrizioni sono state 4.560 mentre le cessazioni 2.848. In testa alla classifica c’è Catania seguita proprio da Palermo mentre Trapani è al quarto posto. Nel terzo trimestre 2021 nel trapanese si sono registrate 48.108 (un incremento di 431 con 282 cessazioni). Dati ancora migliori i provincia di Palermo con un più 884 nel numero delle imprese attive e 517 cessazioni 517);. Il tasso di crescita più importante si registra comunque in territorio nisseno, +0,47%, 0,37 nel palermitano e 0,31 in provincia di Trapani. “Nel terzo trimestre il tasso di crescita delle imprese in Italia è dello 0,36% e il dato siciliano esattamente lo stesso 0,36%. I numeri rispetto al secondo trimestre calano, ma è fondamentale che restiamo a galla – ha detto il trapanese Pino Pace, presidente di UnionCamere Sicilia – considerando un elemento che non possiamo trascurare, l’emergenza sanitaria da coronavirus. Le aziende dell’Isola continuano a resistere, l’economia siciliana sta cercando in tutti i modi di risollevarsi. Anche i dati sul Pil nazionale dovrebbero trainare la Sicilia, dopo la tragedia economica del 2020. La voglia di ricominciare e ripartire è tanta – ha concluso Pace – e ce la stiamo mettendo tutta. Ci sono segnali confortanti”. Rispetto alle altre regioni d’Italia hanno fatto meglio nella crescita delle imprese soltanto Lazio con +0,49%, Campania con +0,46%, Sardegna con +0,44%, Puglia +0,43% e Lombardia con +0,40%.