Imprenditore partinicese scomparso nel 2012, chiesta ‘morte presunta’

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Si chiude dopo oltre dieci anni e senza una soluzione il caso dell’imprenditore Aurelio Brugnano, scomparso tra Palermo e Partinico il 24 giugno 2012. La moglie Augusta Daolio ha chiesto al tribunale di Palermo la dichiarazione di morte presunta: anche lei è convinta che il marito non sia più in vita. Le indagini della polizia avevano seguito le piste di un allontanamento volontario oppure di un sequestro. Ma alla famiglia non è mai arrivata alcuna richiesta. L’incertezza sul movente non ha sciolto i dubbi. Sia i familiari che gli amici hanno escluso che la scomparsa sia frutto di una scelta volontaria ma non hanno saputo dare alcuna indicazione utile sulle altre ipotesi. Brugnano, che al momento della scomparsa aveva 63 anni, si occupava con la sua società di forniture ospedaliere e farmaceutiche. Il giorno della scomparsa l’uomo era stato visto in un bar a Partinico, suo paese di origine. Ma la sera non è più rientrato in casa a Carini. La sua auto è stata ritrovata il giorno dopo a Palermo.