Precari Covid, a rischio. Pronti a protestare anche in provincia di Trapani

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“Da eroi a dimenticati in una notte”, questo lo slogan della nota a firma dei Comitati dei Lavoratori Siciliani riuniti dal Coordinamento Regionale Professionisti Emergenza Covid19. Oggetto della segnalazione concerne il rischio concreto per molti professionisti, amministrativi e tecnici reclutati nelle diverse Aziende Sanitarie siciliane in tempo di pandemia, di perdere il posto di lavoro e la possibilità di garantire, anche a fronte della forte carenza di personale nel Sistema Socio Sanitario, i servizi essenziali d’assistenza. Sono 2.500 i precari distribuito in tutta l’isola: di questi, 167 vivono in provincia di Trapani e anche loro, ad oggi, rischiano il posto di lavoro. Tutto nasce da un emendamento alla Finanziaria, a firma della deputata nazionale Elisabetta Lancellotta, che prevedeva la stabilizzazione dei precari covid, sia sanitari che tecnici – amministrativi, al pari di quanto previsto per il personale socio – sanitario. Si tratta di personale impiegato durante la situazione emergenziale pandemica che contribuito con una importante attività di supporto essendosi occupato, oltre che delle specifiche attività connesse al contrasto alla pandemia, anche di attività di collaborazione necessarie per lo svolgimento di procedure amministrative, volte ad assicurare ai cittadini i Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A).

E’ una differenza di trattamento quella evidenziata nella nota che sottolinea come, invece, il personale socio sanitario sia stato già inserito in percorso normativo che estende il termine di scadenza, per essere assunti a tempo indeterminato, al 31 dicembre 2024. Un peso e due misure che sembrano discriminare personale tecnico amministrativo il cui emendamento, circa medesima possibilità di stabilizzazione è stato, invece, ritirato in commissione bilancio. Se l’eventuale protesta dovesse avere risvolti positivi e portare alla stabilizzazione della categoria interessata, quest’ultima andrebbe in supporto dell’attività ordinaria come già accaduto e predisposto durante il Covid19 dall’ex assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Intanto, è di questa mattina l’ordine del giorno approvato alla Camera: si attende adesso il decreto “Mille proroghe” per poter trasformare in legge, l’atto presentato.