Il rogo di Alcamo: Quando il privato si sostituisce all‘Ente pubblico

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L’alba del 24esimo giorno dall’incendio che ha distrutto l’azienda di Vincenzo D’Angelo in contrada Citrolo non ha portato significativi elementi di novità. Ovvero quello di conoscere i risultati delle analisi sul terreno per verifiare un eventuale inquinamento da diossina. Gli alcamesi e non solo si pongono questo interrogativo, mentre sembra che sulla vicenda si lavora nella direzione di far calare il silenzio. Pochi bollettini per assicurare che l’aria va bene in attesa di conoscere le analisi definitive. Silezio dalle istituzioni, Ma occorrono più di tre settimane all’Arpa, agenzia regionale per la protezione dell’ambiente per effettuare tutte le analisi che un simile incendio comporta? Pochi bollettini del comune di Alcamo probabilmente perchè non ne sono arrivati altri. Ciò può solo in parte trovare giustificazione perchè dovrebbe essere lo stesso Ente a sollecitare l’Arpa per fornire dati agli alcamesi, molti dei quali, a spese proprie, stanno facendo svolgere analisi sui terreni in particolare in contrada Tre Noci e via monsignor Tommaso Papa. Costo 650 euro. Dopo il rogo ventilate class action per il risarcimento dei danni mentre la Procura indaga. Ma sulla base di cosa chi ha strombazzato le class action poggia le sue richieste? Al Comune dopo una riunione con una delegazione del Pd, disponibile a collaborare, cosa è stato fatto? E perchè i consiglieri di opposizione non presentano interrogazioni per conoscere tutti i dati in possesso del Comune sul rogo?  Opposizione carente al Comune di Alcamo, che se non svolge bene il suo lavoro i partiti politici potrebbero invitare consiglieri a fare un passo indietro per far posto a gente più battagliera e che non teme le critiche su facebook dei soliti quattro o cinque supporters che si sfogano sui social.  L’unica voce che dice che il materiale andato in fumo non poteva produrre diossina è Vincenzo D’Agelo. Si prende atto. Ma l’Arpa tiri fuori i risultati delle analisi. In questa situazione in cui si contrappongono vari stati d’animo: rabbia, rassegnazione, interrogativi senza risposte finalmente oggi si potrà conoscere qualcosa. Infatti si terrà, alle  17 presso la sede del Movimento Difesa del Cittadino Alcamo, sita in via Giordano n. 66 (di fronte Agenzia delle Entrate), una conferenza stampa sui risultati delle analisi dei campioni prelevati in varie zone di Alcamo lo scorso 3 agosto, in seguito all’incendio del deposito di rifiuti della ditta D’angelo Vincenzo srl. Il relatore sarà il chimico Eugenio Cottone, che illustrerà i risultati.