Il rogo di Alcamo: FareAmbiente chiede al sindaco le analisi sui terreni

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La sezione di FareAmbiente di Alcamo ha inviato una lettera al sindaco di Alcamo chiedendo informazioni in ordine alla nube di fumo che ha interessato il territorio di Alcamo, causata dall’incendio verificatosi nell’azienda della ditta D’Angelo Vincenzo. Scrive FareAmbiente  “il sindaco  ha emanato dei comunicati tendenti a rassicurare la popolazione circa la presenza di diossine e/o furani nell’atmosfera che possano rappresentare elementi di pericolo per la salute umana. Nell’ultimo comunicato, risalente al 12 agosto scorso, si ribadisce che i dati relativi  alle analisi in atmosfera sono al di sotto di quelli stabiliti per i centri urbani, mentre si è ancora  in attesa di conoscere i dati delle analisi relativi ai campionamenti del suolo”. Il direttivo di FareAmbiente, ritiene che le informazioni ufficiali fornite siano troppo generiche  e  carenti   per risultare del tutto  rassicuranti , pertanto con la lettera si chiede di conoscere:

1) “Quali siano le diossine e/o i furani  rilevati in atmosfera, considerato che solamente alcune di queste sostanze destano preoccupazione dal punto di vista tossicologico.

2) Quali sono le quantità individuate rispetto ai valori massimi stabiliti dalla convenzione di Stoccolma, ossia di quanto i valori risultano “ampiamente al di sotto dei parametri stabiliti per i centri urbani.”

Con la lettera FareAmbiente chiede anche di conoscere “1) Il piano di indagine programmato e la zona perimetrata per monitorare il fenomeno sia in atmosfera che sul suolo.

2) In base a quale piano di campionamento sono stati  prelevati i campioni del suolo : quantità, profondità e localizzazione rispetto all’andamento della nube.

3) Il motivo per cui a venti giorni dal verificarsi dell’incendio non sono stati resi ancora noti i primi risultati delle analisi sul suolo, fermo restando che si tratta di indagini di una certa complessità ma annunciati come prossimi nell’immediatezza dell’evento” .

Si terrà, invece, giovedì pomeriggio alle  17:00  presso la sede del Movimento Difesa del Cittadino Alcamo, sita in via Giordano n. 66 (di fronte Agenzia delle Entrate), una conferenza stampa sui risultati delle analisi dei campioni prelevati in varie zone di Alcamo lo scorso 3 agosto, in seguito all’incendio del deposito di rifiuti della ditta D’angelo Vincenzo srl. Il relatore sarà il chimico Eugenio Cottone, che illustrerà i risultati. Intanto un gruppo di cinque abitanti nella zona di contrada Tre Noci e via monsignor Tommaso Papa hanno chiesto ad una ditta specializzata di eseguire analisi sul terreno. E’ stata chiesta la somma di 650 euro e di consegnare un chilo a testa del terreno raccolto sul suolo (totale cinque chili) per eseguire le analisi, che verranno fatte in un centro specializzato di Milano. Fino ad oggi le rassicurazioni che non ci può essere diossina sono venute da Vincenzo d’Angelo, titolare della azienda andata a fuoco “perchè nel suo deposito venivano stoccati materiale, per esempio plastica, per uso alimentare e quindi – dice l’imprenditore- non producono diossine”.