Il nuovo ospedale di Alcamo al 78° posto su 79 opere previste

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L’Assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino ha risposto all’interpellanza presentata dalla parlamentare regionale Valentina Palmeri, e gli altri parlamentari del suo gruppo all’Ars, del Movimento Cinque Stelle, che chiedeva notizie sul futuro dell’Ospedale di Alcamo. Le polemiche nei mesi scorsi non si erano sprecate tra tagli alla sanità operati dalla stessa Regione del precedente Governo Lombardo e prospettive del futuro con il nuovo ospedale da costruire in Contrada San Gaetano ad Alcamo con l’intervento dei privati.

 

Lucia Borsellino ha così fatto sapere con nota e risposta scritta che il nuovo Presidio Sanitario Polivalente di Alcamo è previsto nel nuovo programma che comprende l’elenco delle opere e si trova su 79 opere previste, in classifica, al 78° posto, cioè penultimo. L’elenco è stato approvato lo scorso 12 ottobre del 2012 dal Nucelo di Valutazione degli investimenti pubblici.

 

La proposta è stata dunque trasmessa lo scorso 20 novembre 2012 al Ministero della Salute e a quello dell’Economia e Finanza per l’acquisizione dell’assenso tecnico-finanziario ma allo stato non sarebbe finanziabile per mancanza di adeguata copertura finanziaria così come ha comunicato lo stesso Ministero alla Salute lo scorso 14 febbraio del 2013.

 

In particolare il Presidio di Alcamo prevede un investimento di 21 milioni di Euro, di 10 milioni per l’art. 20, di 5 milioni sui fondi aziendali recuperabili attraverso la vendita di beni immobili e 6 milioni con il cofinanziamento di soggetti privati.

 

Inoltre per la questione occupazionale e professionale, cioè le dotazioni organiche,  è prevista la redazione della nuova rete ospedaliera e dunque c’è attualmente il divieto di ricorrere alla copertura dei posti vacanti in attesa del completamento delle rete ospedaliera; di conseguenza la stessa Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani dovrà attendere gli esiti della riorganizzazione delle rete ospedaliera potrà ricorrere ai contratti a tempo determinato fermi restando i tetti di spesa previsti.