Il mercato del “caro estinto” al centro di un’inchiesta dell’ASP

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Il racket delle onoranze funebri al centro di un’inchiesta dell’’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, che ha deciso di istituire un’apposita commissione di indagine interna per far luce su alcuni presunti casi di collusione tra operatori sanitari e imprese di onoranze funebri.

La vicenda scaturisce dalle denunce, corredate da video, provenienti dall’associazione “Sos Racket e Usura”. I casi riguarderebbero, oltre che l’ospedale di Trapani, anche i nosocomi di Salemi, Castelvetrano e Mazara del Vallo, ma sono stati riportati episodi simili anche fuori provincia, a Partinico e all’ospedale “Cervello” di Palermo. Secondo la denuncia dell’associazione, esisterebbero accordi ben precisi tra i titolari di alcune imprese di onoranze funebri e alcuni operatori sanitari, infermieri, portinai e centralinisti degli ospedali che prevedono cospicui compensi  per ogni segnalazione ricevuta. I morti sarebbero “venduti” in esclusiva solo a determinate ditte, con accordi che prevedono il rilascio di fatturazioni ridotte e versamenti in nero della maggior parte delle cifre richieste ai familiari per le “onoranze”.

Secondo “Sos Racket e Usura” questa realtà sarebbe presente nella maggior parte degli ospedali siciliani dove, attraverso il controllo capillare delle camere mortuarie, le salme sarebbero vendute per cifre che si attestano tra i 4.000 e i 9.000 euro. L’associazione ipotizza persino, oltre il coinvolgimento a titolo personale di alcuni operatori ospedalieri, anche la connivenza di alcune Direzioni sanitarie.

La commissione interna d’indagine del l’Asp di Trapani- di cui non sono stati resi noti i nomi dei componenti – lavorerà per accertare eventuali responsabilità individuali del personale operante nei quattro ospedali indicati. Laddove vengano rilevati precisi comportamenti contrari alle regole scatteranno le opportune sanzioni dal punto di vista disciplinare e amministrativo.

Per gli aspetti giudiziari della vicenda faranno chiarezza le inchieste che le autorità giudiziarie competenti riterranno opportuno avviare.