“Purtroppo – afferma l’avvocato Fabio Macaluso – la promessa di Capri Entertainment non è stata mantenuta poiché il riferimento al nome della signora Franca Viola è prepotentemente ripetuto nelle iniziative che promuovono il film che è ambientato poi nei tempi e nei luoghi in cui avvennero i gravi fatti in danno alla signora Viola e il film, infine, ha come unico oggetto la narrazione di quei fatti. La signora Franca Viola agirà in via legale nei confronti dei produttori e distributori del film “Primadonna” per vedere ristabilita la propria serenità e far valere ogni altro diritto nei confronti dei soggetti citati. Aveva diffidato dal fare riferimento alle vicende degli anni ‘60”. Il film di cui parla l’avvocato Macaluso è “Primadonna” uscito ieri in tutte le sale italiane, ispirato alla storia di Franca Viola che ad Alcamo, nella Sicilia dei pregiudizi del 1966, fu la prima a rifiutare il “matrimonio riparatore” che venne abolito nel 1981. Diventò il simbolo delle lotte civili e dell’emancipazione in Italia.
Questa vicenda, accaduta veramente, ma romanzata sullo schermo, opera prima, come lungometraggio, di Marta Savina, che dell’argomento ha già fatto oggetto nel 2017 del corto pluripremiato “Viola, Franca”. Nel film non si fa mai il nome di Franca Viola. Scrive ancora nella nota dell’Ansa, l’avvocato Fabio Macaluso: “Il film Primadonna, diretto da Marta Savina, prodotto dalle Società Capri Entertainment, Medset e Tenderstories e distribuito dall’8 marzo da Vision Distribution ed Europictures, è stato largamente pubblicizzato come ispirato alle vicende realmente occorse alla signora Viola negli anni dal 1965 al 1969. Già il 16 giugno 2021, Franca Viola, avuta notizia della produzione del film, diffidò Capri Entertainment, richiedendo che nome e cognome non venissero utilizzati. In data 31 agosto 2021 i legali del produttore dell’opera cinematografica scrivevano: “Capri Entertainment s.r.l., onde evitare qualsiasi questione, ha deciso di apportare al progetto filmico tutte le modifiche necessarie ad evitare qualsivoglia collegamento con la signora Franca Viola” e i protagonisti agiranno in una città diversa da quella in cui si sono svolti gli accadimenti”. “Purtroppo – sottolinea ancora Macaluso nella nota – la promessa di Capri Entertainment non è stata mantenuta poiché il riferimento al nome della signora Franca Viola è prepotentemente ripetuto nelle iniziative che promuovono il film”. Da qui il preannuncio di azione legale.
