I giudici della DDA al processo Campus Belli chiedono 18 anni per Cirò Caravà, l’ex sindaco di Campobello

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Il Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia Pierangelo Padova ha chiesto 18 anni di reclusione per Ciro Caravà, 54 anni, ex sindaco di Campobello, arrestato durante l’operazione Campus Belli.
Caravà è imputato insieme a Leonardo Bonafede, 81 anni, considerato capo della famiglia mafiosa di Campobello, Cataldo La Rosa, 48 anni, Simone Mangiaracina, 76 anni, considerati uomini e braccia operative di Gaspare Lipari, 46 anni, che secondo gli inquirenti svolgeva il collegamento tra Caravà e Antonino Moceri, 62 anni, e Antonio Tancredi, 53 anni, imprenditori accusati di concorso esterno in associazione mafiosa.

Caravà è accusato di aver intrattenuto rapporti con gli esponenti della cosca locale. I giudici per Simone Mangiaracina ha chiesto 20 anni di carcere, 18 per Cataldo La Rosa, 16 per Gaspare Lipari, 15 anni per Antonino Moceri e Antonio tancredi e 6 anni per Leonardo Bonafede che ha la sola accusa di intestazione fittizia di beni ma in passato già condannato per associazione mafiosa.

Secondo gli inquirenti la famiglia mafiosa di Campobello era tra le più vicine alle strategie di Matteo Messina Denaro, latitante dal 1994. Al processo si sono costituiti parti civili il Comune di Campobello e le associazioni antiracket di Alcamo, mazara del Vallo, marsala, e Trapani oltre al centro Pio la Torre.