I funerali di Salvatore Tartamella

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    Si sono svolti ieri pomeriggio con inizio alle ore 16 nella chiesa madre di Alcamo, i funerali del collega Salvatore Tartamella, scomparso nei giorni scorsi nella capitale a causa, lo ricordiamo, della brutta malattia che lo ha colpito e con la quale combatteva interiormente. Grandissima l’affluenza. La chiesa madre era gremita. Tantissime persone, amici, conoscenti, colleghi hanno voluto dare l’ultimo saluto al caro Salvatore. Era una persona stimata, amata e apprezzata da tutta la città di Alcamo e non solo. Era un artista, musicista, giornalista che servendosi del suo estro, della sua immensa creatività e della sua celebre fantasia era riuscito a costruire un personaggio poliedrico ed eclettico. Non aveva mai abbandonato la sua vena artistica riuscendo a conciliarla con gli altri campi di interesse. I funerali sono stati all’altezza di un grande personaggio quale era il nostro caro Salvatore Tartamella. Spiccava una sua bellissima fotografia vicino la bara in cui riposa il maestro. Grande commozione nella chiesa madre; un momento veramente toccante che gli alcamesi si porteranno per sempre nel cuore ricordando la solare personalità dell’artista e soprattutto dell’uomo. La commozione e il dolore si leggono facilmente negli occhi della gente accorsa numerosa per assistere alle esequie del caro Salvatore. In chiesa tra i suoi amici il noto attore Totò Borgese, scoppiato in lacrime davanti la bara di Salvatore. In chiesa anche un altro amico del compianto collega, il sindaco della città di Alcamo Giacomo Scala. Immenso il dolore della famiglia alla quale la popolazione ha voluto dare il proprio sostegno nel giorno dell’ultimo saluto. Al termine della celebrazione dei funerali, un amico di Salvatore, Fausto Cannone ha pronunciato bellissime parole per ricordare il personaggio scomparso. Le lacrime e i volti scuri hanno accompagnato l’intera cerimonia. Sul finale presente anche il violino di Danilo Artale, che in diverse occasioni aveva accompagnato i concerti live di Salvatore Tartamella. Il momento più toccante sicuramente è stato quello dell’uscita della bara dalla chiesa madre tra gli applausi e le note della sua bellissima canzone Pantelleria. Poi il corteo funebre ha accompagnato Salvatore fino al cimitero dove ha avuto luogo la sepoltura. Addio Salvatore. I tuoi amici, i tuoi colleghi, la tua gente che ogni giorno allietavi con le tue opere e il tuo sorriso non ti dimenticheranno facilmente. Addio grande maestro. Sei stato un esempio per i giovani che potranno così seguire le tue tracce.