Hub vaccinale di Alcamo, 270 minuti di attesa per vaccinarsi. Carenza di personale

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Arrivati all’hub vaccinale del PalaDangelo di Alcamo alle 14,15 e usciti, con vaccino ricevuto, alle 18,45. Quattro ore e mezza per ricevere la dose booster o completare il ciclo. L’odissea è fra l’altro cominciata all’aperto, sotto un gazebo senza pareti laterali, dove la gente in fila si è raggelata a causa delle raffiche di vento freddo e della pioggia. L’apertura dell’open day per gli studenti senza prenotazione ha in mandato al collasso le procedure previste invece per chi si era regolarmente prenotato. Carenza di personale e così soltanto un medico operava per bambini e ragazzi e un solo altro per gli adulti. Ad un certo punto, dopo le prime due ore di attesa, la direzione dell’hub del Paladangelo ha consentito l’ingresso al chiuso, in un corridoio, alle persone che erano in fila al fine di evitare che si buscassero una polmonite.

Proteste e lamentele a mai finire ma con soli due medici in servizio era normale prevedere che il sistema andasse in affanno. Mentre gli studenti, bene o male, defluivano seppur a ritmi lenti, gli adulti restavano bloccati in lunghissime attese. Finalmente, intorno alle 17.30, i vertici aziendali sono riusciti a recuperare altro personale e i ritmi delle vaccinazioni si sono notevolmente accelerati. Vero è che la pandemia e quindi chi si vaccina sta raggiungendo, giorno dopo giorno, numeri da record ma è altrettanto vero che non si possono attendere 4 ore e mezza per vaccinarsi. L’assessorato regionale alla salute dovrebbe procedere all’assunzione straordinaria di altro personale così come chiedono numerosi sindaci ed altri politici. “Da settimane rileviamo e segnaliamo difficoltà da parte dei cittadini – ha scritto per esempio Valentina Villabuona, presidente provinciale del PD trapanese – costretti a fare code interminabili per vaccini e tamponi nonché a vivere quarantene infinite senza ricevere un adeguato supporto. Servono nuove assunzioni”.