“Guardiamo i migliori”, ultima fatica di padre Campo

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CALATAFIMI – C’è il Beato Arcangelo Placenza (nella foto), oppure importanti letterati come Francesco Vivona e Francesco Longo. Ma anche gente semplice, umile, praticamente sconosciuta al mondo se non ai pochi compaesani di Calatafimi: ad esempio Rosa e Nina Vivona, Vanni Doria, Lina Avila, solo per citare alcuni esempi. Semplici cittadini che hanno contributo alla vita sociale, magari con piccoli gesti: anche semplicemente recitando il rosario o portando avanti la parola di Dio. Di questi esempi ne riporta a decine padre Francesco Campo, sacerdote di Calatafimi, nella sua ultima fatica editoriale che prende il titolo di “Guardiamo i migliori-La grandezza nelle piccole cose che sanno di poesia”. Un titolo emblematico che non nasce casualmente: il prelato, infatti, ha voluto trascrivere la storia di tanta gente che ha fatto del bene e che deve essere d’esempio. Una risposta soprattutto al complessivo pessimismo della società di oggi in cui emergono praticamente come unici fatti eclatanti soltanto esempi negativi.

Il libro, 186 pagine, è stato realizzato soprattutto grazie alle conoscenze storiche di padre Campo, 80 anni appena compiuti, uomo nato da una famiglia umile e che quindi conosce bene le difficoltà di ogni giorno vissute in un piccolo paesino di provincia come quelli di Calatafimi. Moltissimi gli aneddoti e le vicende raccontate, quasi sconosciute ai libri di storia. Eppure ci sono moltissimi casi straordinari, come le gesta dell’arciprete Francesco Avila, ribattezzati dai calatafimesi il “Padre della Patria”. Titolo conferitogli per avere scritto una pagina di storia importante per il paese. E’ stato infatti in grado di far cancellae una legge che obbligava gli agricoltori di Calatafimi a pagare una tassa in natura, cioè con prodotti della terra, ai Conti di Modica, signori governatori dell’epoca. Un obolo ingiusto che fu pagato per ben due secoli:

Il libro, totalmente autofinanziato dal sacerdote e dalla sorella Giusi, viene distribuito gratuitamente: basterà rivolgersi direttamente a padre Campo. Chiunque spontaneamente potrà versare un’offerta il cui ricavato sarà interamente distribuito in beneficienza:

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