“Giornata Nazionale persone Down”, più diritti. Gazebo anche ad Alcamo

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Con un gazebo in piazza Ciullo e con la distribuzione di materiale informativo anche Alcamo parteciperà alla Giornata delle Persone con Sindrome di Down che si celebra domani. Sensibilizzazione e manifestazione sono organizzate da AIPD Alcamo-Trapani. In occasione della ricorrenza di domani 9 ottobre l’associazione pubblica sui social un “catalogo quotidiano dei diritti”: ogni giorno, numeri, volti e parole su lavoro, scuola, casa, cittadinanza, mobilità e affettività. Con l’impegno dell’associazione a difenderli e affermarli. E le richieste alla nuova legislatura.

AIPD chiede al nuovo governo di “non interrompere il cammino verso la piena inclusione e la cittadinanza attiva delle persone con sindrome di Down: un cammino solo in parte compiuto, ma che richiede ogni giorno un nuovo passo avanti, perché non si torni indietro”. Dopo il grave episodio della violentissima aggressione nei confronti di un ragazzo con sindrome di Down, a Roma, nel quartiere Garbatella, l’associazione Persone con Sindrome di Down  ha scelto di porre proprio il tema dei diritti al centro della Giornata Nazionale. E lo ha fatto attraverso un’illustrazione donata dal vignettista Mauro Biani: un bambino che soffia su un fiore, come a voler diffondere l’idea espressa nella didascalia: “I diritti, se vuoi, sono una cosa semplice e bella, da condividere con tutti”.

Ma di quali diritti parla AIPD? Soprattutto di quello al lavoro. Tra le persone Down nella rete dell’associazione solo il 13% circa dei maggiorenni lavora con regolare contratto, ma sono molti di più quelli che potrebbero farlo. “Le condizioni delle persone con sindrome di Down sono decisamente migliorate negli ultimi 40 anni – afferma Gianfranco Salbini, presidente nazionale di AIPD – grazie soprattutto all’impegno di associazioni e famiglie.

Ora, in questo contesto di grave crisi economica e sociale, chiediamo al nuovo governo di ascoltare con attenzione le richieste che arrivano dalle nostre famiglie e i bisogni che anche l’indagine condotta con il Censis hanno evidenziato: occorre continuare a costruire progetti, percorsi e contesti per le persone con sindrome di Down, specialmente per gli adulti, che attualmente trovano, in Italia e non solo, poche e insufficienti opportunità per essere cittadini attivi, come potrebbero, dovrebbero e vorrebbero essere”.