Giornata nazionale, “No al Bullismo e al Cyber bullismo”

0
197

Si celebra oggi la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, fenomeni sempre più preoccupanti. Questa giornata è un’occasione per riflettere su un fenomeno troppo diffuso e soprattutto su quali possano essere gli strumenti per impedire che atti di prevaricazione continuino ad accadere.Una ricerca dell'”Osservatorio (in)difesa” realizzata tramite un questionario sottoposto a 6.000 adolescenti, dai 13 ai 23 anni, provenienti da tutta Italia, rivela che il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online.

Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi.6 ragazzi su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle app per incontri, lo conferma il 61,36% di loro. Tra i rischi maggiori sia i maschi che le femmine pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%), a seguire per i ragazzi spaventa di più la perdita della propria privacy (49,32%) il Revenge porn (41,63%) il rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%) stalking (36,56%) e di molestie online (33,78%).

La “Prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola”, si è svolta il 7 febbraio 2017, in coincidenza con la Giornata Europea della Sicurezza in Rete indetta dalla Commissione Europea (Safer Internet Day), dove sono state presentate le migliori proposte didattiche elaborate dalle scuole ma, soprattutto, tutte le istituzioni scolastiche italiane sono state chiamate a dire “NO” al bullismo a scuola, dedicando la giornata ad azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti ma a tutta la comunità. Le scuole sono state anche chiamate a contribuire alla realizzazione del primo spot contro il bullismo e il cyber-bullismo, progettato e realizzato interamente dagli studenti.

Ricordiamo che una classe intera per due giorni a casa, con un solo bambino lasciato in aula a seguire le lezioni. È quanto accaduto nella scuola elementare Collodi di Jesi in provincia di Ancona. Il motivo? Una protesta decisa da genitori degli alunni contro i mancati provvedimenti verso l’unico studente rimasto in classe, accusato di atti di bullismo, insulti, spintoni, minacce, Se si arriva a questo punto significa il fallimento delle Istituzioni a tutti i livelli. Il primo insegnamento. Quello dell’educazione e rispetto deve venire prima di tutto dalle famiglie per evitare questui fenomeni che alla distanza si traducono in violenze fisiche come accade sempre più frequentemente nei branchi, ovvero bande formate da giovanissimi che dell’alcol e droga fanno uso. Intanto oggi tra le iniziative quella del Kiwanis club che ha presentato a livello nazionale, coinvolgendo oltre tre mila scuole,  l’albo illustrato “Lillo e Billo” il Bullo”! parlare e ribellarsi. Bullismo e cyberbullismo figurano al primo posto nel programma di Angela Catalano, governatrice del Kiwanis club Italia-San Marino.