Giornata Mondiale Obesità, Provenzano: “Farmaci efficaci ma costosissimi”

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L’obesità è un problema sociale e sanitario che nel mondo riguarda oltre un miliardo di persone. Oggi ritorna al centro dell’interesse con la celebrazione del World Obesity Day, la giornata mondiale per la prevenzione di obesità e sovrappeso, aspetti che secondo l’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità, rappresentano una minaccia per la salute globale, anche in maniera maggiore della fame. È la quinta causa di morte, associata spesso a numerose patologie come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcune forme di tumore. L’obesità, inoltre, grava fortemente sulle spese sanitarie nazionali. La soluzione c’è e sono i farmaci sempre più efficaci ma il loro costo li rende accessibili solo ai ricchi. Un disegno di legge per rendere il loro accesso più abbordabile è fermo alla Camera dei deputati in Commissione Affari Sociali. Sulla vicenda è tornato a intervenire il diabetologo Enzo Provenzano, partinicese, presidente nazionale di SIMDO, la società italiana metabolismo, diabete e obesità. “Anche dimagrire dovrebbe essere un diritto democratico garantito dallo Stato, e invece, come se fosse un lusso, – ha detto Provenzano – la possibilità di farlo con i nuovi farmaci è limitata a pochi eletti a causa del loro costo altissimo”. Il DDL “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità”, presentato il 25 luglio 2023 alla Camera dei Deputati contiene un emendamento proposto dalla Società che prevede la distribuzione gratuita dei farmaci antiobesità per le categorie più a rischio. Tra queste i cardiovasculopatici, i diabetici e soprattutto i grandi obesi. “Tenuto conto che il Parlamento ha già decretato nel 2019 l’obesità come malattia – spiega il presidente di Simdo, Enzo Provenzano -, l’estensione dei farmaci a fasce di popolazione più ampie, consentirebbe enormi risparmi sia economici che sociali realizzando anche equità di accesso alle cure. Gli attuali farmaci veramente efficaci – sottolinea l’esperto partinicese – per il loro alto costo sono appannaggio quasi esclusivo degli italiani più abbienti, ma è proprio tra le classi socio economicamente meno elevate che si concentra la percentuale maggiore di bambini o adulti obesi”. I dati ISTAT sono abbastanza preoccupanti. In Italia, nel 2022, una persona su 10 risultava affetta da obesità, mentre il 45,9% risultava in eccesso di peso. Complessivamente, quindi, in Italia si possono stimare in circa 4 milioni le persone adulte obese. I dati sono poi allarmanti guardando alla popolazione giovanile: nel biennio 2020-2022, circa 2 milioni e 130 mila bambini e adolescenti italiani (un quarto della popolazione fra tre e 17 anni) erano in eccesso di peso secondo i dati di Okkio alla Salute dell’Istituto Superiore di Sanità. Dati che, secondo Provenzano, potrebbero aggravarsi ulteriormente nei prossimi decenni.