Chiosco-bar, case, auto nonostante percettore RdC. Sequestrati beni a indagato operazione ‘Fox’

0
65

Il blitz era stato effettuato dai carabinieri nella notte del 10 maggio scorso ed aveva sventato un costante rifornimento di droga, da Catania a Marsala. Undici le misure emesse dal tribunale di Marsala, 3 in carcere, 4 domiciliari con braccialetto elettronico e 4 obblighi di dimora con divieto di uscire in ore notturne. Tutti, nell’operazione denominata ‘Fox’, sono accusati a vario titolo di traffico e spaccio di cocaina. Adesso per uno degli arrestati, il marsalese Vincenzo Fabio Licari di 48 anni, percettore fra l’altro del reddito di cittadinanza, è stato disposto il sequestro di automobili, un chiosco-bar e case.

Il provvedimento è scattato dopo le indagini patrimoniali portate avanti dai carabinieri che ritengono le proprietà di Licari frutto delle attività illecite. L’uomo è infatti disoccupato ma, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avvalendosi di prestanome o parenti stretti per eludere le indagini patrimoniali, avrebbe avuto la diretta disponibilità, insieme alla moglie, di due immobili, una casa su tre livelli e un chiosco adibito a bar che sorge nei pressi dell’ospedale Borsellino di Marsala, peraltro costruiti abusivamente, due auto e due ciclomotori. Il tutto per un valore non giustificabile rispetto ai redditi dichiarati.

È stata quindi documentata una netta sproporzione tra la ricchezza dichiarata e quella reale: i redditi leciti del nucleo familiare dell’indagato e della moglie, complessivamente valutati per il periodo compreso tra il 2017 e il 2021, non sarebbero stati sufficienti neppure a far fronte alle esigenze primarie di vita. Nell’operazione antidroga Fox erano già state sottoposte a sequestro preventivo due società di vendita e noleggio veicoli con sede a Marsala e riconducibili a un altro marsalese poiché, sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati avrebbero organizzato, in più occasioni, il trasporto della droga da Catania a Marsala avvalendosi proprio di insospettabili autovetture a noleggio intestate alle società marsalesi sequestrate. Sarebbero così giunti a Marsala, ogni mese, due chilogrammi circa di cocaina.