‘Forte’ flash-mob a Trappeto per vittime della mala-movida. Niente funerali per Bacchi (VIDEO)

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In occasione dell’anniversario della tragica scomparsa di Paolo La Rosa, il giovane terrasinese di 21 anni, ucciso in pieno centro all’uscita dalla discoteca Millennium, il 24 febbraio del 2020,  si è svolto a Terrasini un flash-mob interpretato sotto la sceneggiatura di  Flavia Cassetta. L’appuntamento di sabato è stato dedicato anche ad altre due vittime del sabato sera e della mala movida, il trappetese Vincenzo Trovato, ucciso a Balestrate sul lungomare la notte del 12 agosto di due anni fa, e il partinicese Francesco Bacchi, la cui tragica morte, sempre per omicidio, si è registrata un paio di mesi fa davanti ad una discoteca balestratese.  Molto forte e anche crudo il flash-mob intitolato “Ciatu di matri” e organizzato quindi in memoria dei tre giovani Paolo La Rosa, Vincenzo Trovato e Francesco Bacchi che hanno trovato la morte per futili motivi al termine di serate che avrebbero dovuto essere spensierate e leggere, quelle trascorse con amici ed amiche ballando e divertendosi.

Presenti all’evento anche le madri delle tre vittime come già accaduto  il 20 gennaio scorso quando, in occasione dell’ultimo saluto a Francesco Bacchi, su un palco allestito nella piazza principale di Partinico, venne fuori parecchia tensione e tanta rabbia con il sindaco Pietro Rao che dovette fermare la madre di Francesco Bacchi che era andata ben oltre il consentito. Sabato durante il flash-mob di Trappeto, alla presenza anche di alcuni sindaci, la rabbia è stata presente ma stavolta con più spazio dedicato al peso delle parole, alla riflessione e alla commozione. Intanto il TAR ha negato l’autorizzazione allo svolgimento di funerali pubblici per il ventenne partinicese ucciso, secondo l’accusa, dal concittadino Andrea Cangemi. Una cerimonia si era già svolta il 19 gennaio scorso ma, per problemi di ordine pubblico. Poi la richiesta di funerali aperti a tutti e risposta negativa da parte del questore di Palermo. Quindi il ricorso al TAR e una raccolta di firme, con il coinvolgimento della famiglia Bacchi, per far celebrare il funerale pubblico al figlio. Il tribunale amministrativo ha però respinto questa mattina la richiesta di sospendere il provvedimento già applicato dalla questura.  Francesco Bacchi non avrà quindi alcun rito funebre pubblico.