Forestali, sciopero regionale

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Lavoratori forestali in agitazione: si terrà mercoledì 11 settembre lo sciopero regionale. A indirlo, i sindacati siciliani Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.

L’azione di protesta sarà articolata “con manifestazioni nelle nove province” dell’Isola, scrivono le tre segreterie in una lettera inviata al presidente della Regione Rosario Crocetta, agli assessori regionali delle Risorse agricole Dario Cartabellotta e al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, e ai presidenti dei gruppi parlamentari dell’Ars.

Ma “in assenza di risultati concreti”, avvertono Fabrizio Colonna (Fai), Salvatore Tripi (Flai) e Gaetano Pensabene (Uila), si terrà anche una manifestazione regionale “in concomitanza – puntualizzano – con l’apertura dei lavori dell’Ars” prevista per il pomeriggio di mercoledì 18. Obiettivo: “sensibilizzare tutto il Parlamento siciliano sulle tematiche dell’ambiente e dell’impiego dei lavoratori”.

I sindacati chiedono a Crocetta di essere ricevuti a conclusione della manifestazione dell’11, dichiarando “forte preoccupazione”, sia per il rischio di imminente sospensione del servizio antincendio, che avrebbe gravi ricadute sul patrimonio boschivo dell’isola. Che per la mancanza di risorse finanziarie “che non permetterebbe agli uffici periferici dell’Azienda foreste di riassumere o prolungare l’attività lavorativa come più volte rassicurato dagli uffici e dagli assessorati”. “Siamo interessati – affermano Colonna, Tripi e Pensabene – a una forestazione efficiente e utile per il territorio e le comunità siciliane, che assicuri ai lavoratori regole e certezze indispensabili per la produttività del comparto”.

Tre, in particolare, le rivendicazioni sindacali. La lettera le elenca così: “provvedimenti immediati e urgenti per la ripresa e la prosecuzione delle attività lavorative in tutto il territorio regionale. Una politica ambientale e di tutela del territorio in tempi brevi, attraverso il riordino legislativo dell’intero comparto e la produttività del settore, nel rispetto dell’accordo del 2009. Il rinnovo del contratto integrativo regionale, il recepimento del contratto di lavoro nazionale e il pagamento degli arretrati contrattuali”.

Affinché la vertenza approdi a un esito positivo, i sindacati annunciano che quella dell’11 è solo “una prima iniziativa di protesta”.