Fermo biologico possibile da lunedì, anche un mese consecutivo. Altri “fondi Covid”

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Il corteo di barche di pescatori partito dal porto di Lampedusa per posare una corona di fiori a largo della costa per rendere omaggio ai migranti del tragico naufragio, 05 ottobre 2013. Boats with fishermen leaving to throw a bunch of flowers in the sea near the Lampedusa harbour after a boat with migrants sank killing more than a hundred of people, 05 October 2013. ANSA / ETTORE FERRARI

Pronto a partire il fermo biologico della pesca per il 2022. L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale al ramo, il mazarese Toni Scilla. Sono state raccolte le istanze delle associazioni di categoria, del mondo sindacale e di quello scientifico “prima di firmare – ha detto l’assessore – il decreto che consentirà alle imbarcazioni siciliane di effettuare il fermo biologico per il 2022″. Secondo l’esponente del governo regionale si tratta di “un provvedimento snello e intelligente che va a sostegno delle imprese del settore in un momento particolarmente delicato, aggravato anche dall’innalzamento esagerato del prezzo del gasolio e che per la prima volta, di fatto, consente nell’immediato di effettuare i trenta giorni di fermo obbligatorio”.

Le attività di pesca potranno già fermarsi, per un mese consecutivo, a partire da lunedì prossimo e fino al 31 dicembre. Il mazarese Toni Scilla ha anche annunciato l’inserimento del gambero rosa tra i cosiddetti gamberi di profondità. Il settore ittico, a partire dagli armatori che vanno in mare, sta attraversando una crisi terribile. Per la Sicilia potrà essere ripetuta la misura covid che prevede aiuti economici per complessivi 20 milioni di euro, così suddivisi: 15 milioni per le imprese della pesca marittima, tre milioni e mezzo per il settore dell’acquacoltura e un milione e mezzo per la pesca in acque interne. Un risultato ottenuto grazie all’intesa fra Regione e governo nazionale, una sinergia sottolineata dallo stesso assessore Toni Scilla.