Favori in cambio di pesce fresco, arrestato militare della Capitaneria di Porto di Trapani

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Avrebbe promesso favori illeciti in cambio di casse di pesce o altri favoritismi. Un militare in servizio alla capitaneria di porto di Trapani è stato così arrestato dai suoi colleghi con le accuse di corruzione e falso ideologico. L’uomo è stato posto agli arresti dolciari con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’imprenditore ittico che avrebbe ammorbidito il militare con l’elargizione di pesce pregiato ha invece subito l’obbligo di dimora a Trapani. Otto in tutto gli indagati che hanno pure subito perquisizioni e sequestri. Tra le accuse più gravi la promessa, da parte del militare arrestato, di archiviare, sempre in cambio di prodotti ittici, multe elevate dal personale della capitaneria di Porto di Trapani nel corso di ordinari controlli. La misura cautelare è stata eseguita dagli uomini della stessa Capitaneria di Porto di Trapani unitamente alla Sezione di P.G. dei carabinieri presso la Procura trapanese. Le persone indagate, oltre al militare arrestato e all’imprenditore obbligato a dimorare nel capoluogo, sono tutte operanti nell’ambito del commercio di prodotti ittici. Non si sa ancora se soltanto a Trapani o in altre cittadine marinare della provincia. L’interrogatorio di garanzia del militare della capitaneria, forse un nocchiero di porto, è fissato per martedì prossimo. L’arrestato potrà quindi fornire agli investigatori la sua versione dei fatti.