Assolto con ‘lieto fine’, calatafimese torna con la compagna. La donna lo aveva denunciato

0
167

Ogni tanto le vicende familiari, anche quelle che sembrano più pesanti, si concludono con il lieto fine e le coppie, talvolta, ritornano insieme a vivere sotto lo stesso tetto. La questione era arrivata anche in tribunale e il compagno, un calatafimese di 30 anni, era stato imputato per maltrattamenti in famiglia. Adesso il tribunale di Trapani in composizione collegiale, presieduta da Daniela Troja, ha assolto il giovane disoccupato. I fatti contestati erano accaduti fino a febbraio 2020, quando dopo una lite della coppia, che vive a Calatafimi in una zona popolare di zona Sasi, la moglie aveva denunciato il compagno ai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza privata.

Il giovane calatafimese venne quindi arrestato e, dopo l’udienza di convalida, subì l’obbligo di dimora nel comune di Calatafimi-Segesta, misura poi revocata il 15 maggio del 2020 dopo l’istanza presentata dall’avvocato difensore, l’alcamese Giuseppe Mannina. Il legale, nel corso del procedimento, è riuscito a dimostrare l’insussistenza del quadro probatorio, tant’è che lo stesso PM ha richiesto l’assoluzione dell’imputato. Al termine del processo penale il trentenne O.S., queste le iniziali, è stato assolto dal reato di maltrattamenti in famiglia mentre per lesioni personali e violenza privata è stata emessa sentenza di non doversi procedere in quanto la compagna ha ritirato la denuncia-querela. L’imputato, assistito in tribunale dall’avvocato Giuseppe Mannina, è quindi stato assolto con formula piena ed è ritornato a vivere con la compagna che lo aveva accusato dopo quella violenta lite di tre anni fa. Come dire: “è bene ciò che finisce bene’.