Non è stata ancora fissata a data dei funerali dell’ex sindaco di Balestrate, Paolo Valenti, morto lunedì mattina, in ospedale, al Policlinico di Palermo. La famiglia dell’ex primo cittadino avrebbe infatti chiesto l’autopsia e si attenderebbe la decisione in merito da parte della magistratura. Valenti, Valenti, che era stato sindaco di Balestrate alla fine degli anni ’90 e che aveva più volte ricoperto incarichi amministrativi, era stato ricoverato per un intervento chirurgico abbastanza semplice. Poi però, durante la degenza post-operatoria, sarebbero sorte delle complicanze, forse una virulenta infezione, che i sanitari del nosocomio palermitano non sarebbero riusciti ad arginare.
Da qui l’iniziativa della famiglia di fare chiarezza e vedere chiaro su quanto accaduto. Paolo Valenti è quindi deceduto all’alba di lunedì scorso. I funerali saranno celebrati non appena verrà eventualmente effettuata l’autopsia e la salma riconsegnata ai familiari. Il 71enne, anche primo vice governatore del distretto Lions Sicilia, era cugino del padre dell’attuale sindaco di Balestrate, Vito Rizzo, con il quale era stato assessore nella giunta Palazzolo. Sia lui che quasi tutti i balestratesi, lo chiamavano zio. “Per me non è mai stato il cugino di mio padre, ma lo zio che in paese non avevo – aveva detto lunedì dopo la notizia del decesso, il primo cittadino di Balestrate -. Da bambino ero così orgoglioso che lui fosse il sindaco del mio paese e ogni volta che sentivo odore di pipa in giro sapevo che c’era lui nei paraggi e lo cercavo solo per salutarlo. Con gli anni ho avuto la fortuna di lavorare con lui per il nostro paese e fino all’ultimo non ha mai smesso di incoraggiarmi e spronarmi a fare sempre meglio”.
Errore sanitario o no, malasanità o meno, sta di fatto che Balestrate ha perduto un personaggio importante della sua recente storia, impegnato anche nel sociale e nella cultura. Recentemente il Lions Club era stato protagonista a Chicago di un seminario riservato ai 750 primi vice-governatori dei distretti di tutto il mondo. Ebbe la possibilità di visitare l’area museale dedicata ai cimeli del fondatore dei Lions, Melvin Jones, e di conoscere la struttura organizzativa del club
