Esordio con polemiche. Quanti voltagabbana al consiglio comunale di Alcamo

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Politico di lungo corso per le frequentazioni nei Palazzi e non solo comunali dove vengono presi accordi e disaccordi. Nessuno può negare la sua lunga esperienza, già negli anni ’90, consigliere comunale il più votato nel Psi ed ex assessore. Parliamo di Saverio Messana, Udc, braccio destro di Mimmo Turano, che sa muovere bene i fili della politica tanto che il vero vincitore di questa elezione amministrativa è Mimmo da quasi 30 anni ai vertici. Saverio Messana, al termine di una convulsa seduta di esordio del consiglio comunale di Alcamo, è stato eletto presidente del Consiglio. Se per la sconfitta di Giusy Bosco si è puntato il dito contro i voti trasversali, stessa cosa è accaduta ieri sera in consiglio comunale. Infatti Messana, va a ricoprire la seconda carica istituzionale grazie ai voti dei voltagabbana. Comprensibile il ruolo nella maggioranza di Abc, che in cinque anni ha criticato aspramente l’amministrazione Surdi. Stessa cosa con toni più pesanti hanno fatto CentrAli per la Sicilia e il Pd, determinanti nella elezione del presidente Messana.

Il riconfermato Domenico Surdi dopo avere militato nel Pd è stato un personaggio di rilievo di Abc. Un ritorno non disinteressato d’amore con Abc ci può stare e accantonati i contrasti ecco il ritorno di fiamma e quindi d’amore, naturalmente nel supremo interesse della città di Alcamo. L’ex assessore Massimo Melodia, CentrAli per la Sicilia, ha riversato sull’amministrazione Surdi per cinque anni e sino alla vigilia del recente voto, un diluvio di appunti, critiche e tanto altro. Basta andare a rivedere quanto ha scritto sui social. Se Massimo Melodia da ora in poi si concentrasse nella meditazione e nel silenzio certamente ne guadagnerebbe. E in CentrAli c’è chi ha confezionato un record. Giuseppe Stabile primo degli eletti nella lista di Scala ha lasciato il movimento per approdare nel gruppo misto che verrà, prima ancora della prima riunione del consiglio. Non ha digerito che Scala facesse confluire i suoi voti su Annalisa Guggino e su un altro candidato poi non eletto.

Stabile aspirava alla presidenza ma in Mimmo Turano non ha trovato porte aperte. Si invece nel centrodestra compatto a dargli i dieci voti. Vicende da teatro del grottesco, ma in politica non sorprende più niente. E poi si fanno dibattiti sul perché sono sempre meno coloro i quali vanno a votare. E che dire del Pd ai minimi storici che ha votato per Messana. Il Pd ha fatto parte di quell’abortito Forum civico che sparava a zero sull’amministrazione Surdi. Polemici dibattiti ieri sera in consiglio comunale e abbandoni dell’aula. Ma in politica non si fa niente per niente e non si esclude di accordi di sottogoverno per presidenze di  commissioni o per qualche assessorato che verrà per gli ex nemici del M5S, che da tempo ha perso la sua originaria verginità. Ma una domanda si impone. Questi giochi e giochetti quanto importano alla gente comune? Alle persone non interessa se subito un eletto va nel gruppo misto, chi sia un assessore o altro. Interessa che funzionino i servizi come la pulizia, l’erogazione idrica, la cura del verde, strade senza buche, cimiteri curati bene e così via. Forse quando si entra nel Palazzo di città spesso si perdono di vista i reali problemi come quello per esempio della salvaguardia dell’ospedale che in campagna elettorale avevano tutti nel cuore.  E ora? A battagliare è rimasto solo il comitato Alcamo 32. Staremo a vedere se gli eletti avranno ancora a cuore l’ospedale.