Esami istologici, quadro nero nell’ASP di Trapani dalla relazione degli ispettori

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Più vanno avanti le indagini emergono sempre più disfunzioni all’Asp di Trapani, dove va avanti l’inchiesta sui ritardi degli esami istologici dove allo stato attuale sono 19 gli indagati tra il personale sanitario. E’ importante stabilire da quanto andava avanti questo andazzo esploso dopo la denuncia di una insegnante di Mazara. Ritardi sulla pelle degli ammalati e dei famigliari. «Situazione critica sotto il profilo organizzativo-gestionale», triage non assegnati, mancato monitoraggio dei tempi di attesa, alert disattivati”.

La relazione ispettiva del ministero della Salute sull’Asp di Trapani fa emergere un quadro inquietante. L’ispezione, effettuata a marzo, è stata trasmessa alla Regione e all’azienda sanitaria, proprio nei giorni in cui, per lo scandalo dei 3.300 esami istologici refertati in ritardo che ha portato alla scoperta tardiva di 352 tumori, sono stati notificati 19 avvisi di garanzia a medici, infermieri e tecnici. L’Asp parte offesa nel procedimento insieme all’assessorato regionale, si costituirà parte civile. Pesanti le criticità evidenziate dagli ispettori del ministro Schillaci: 7 pagine di rilievi, di cui 4 fitte di inadempienze. Si parla di «molteplici fattori interdipendenti».

Tra questi, «il mancato monitoraggio dei Tat (tempi di attesa,)», «la carenza di personale sanitario con profili specialistici», «il mancato accorpamento tra l’Anatomia patologica di Trapani e quella di Castelvetrano» e «la mancata presa in carico della grave criticità da parte di tutti i soggetti responsabili» con «una totale assenza di assunzione di responsabilità». Un quadro desolante in quel settore la sanità che dovrebbe essere efficiente e al primo posto nella politica a tutti i livelli.