Emergenza covid. Niente statua della Madonna a San Paolo

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Una tradizione ultrasecolare che affonda le sue radici nel tempo. Risale infatti al 1616  il rito che si svolge la terza settimana di quaresima. Si tratta del trasporto della statua di Maria Santissima dei Miracoli, patrona di Alcamo, dalla chiesa Madre a quella dei santi Paolo e Bartolomeo. Nel 1615 il vescovo di Mazara elevò a parrocchia tale chiesa e l’anno dopo autorizzò   il trasporto della statua a San Paolo: ovvero il cammino penitenziale.

All’inizio si venerava un’immagine della Madonna riprodotta su una tela. Dal 1720, quando venne costruita la statua, iniziò il trasporto e trasferimento a San Paolo tra due ali di folla e con la processione dei fedeli lungo il corso VI Aprile. La statua viene esposta a San Paolo  per una settimana. Un tempo i cosiddetti quaresimalisti, in genere gesuiti o cappuccini, ogni sera predicavano la passione di Cristo. E il ruolo della Madonna nella redenzione del mondo.

Quest’anno, a causa della pandemia, nessun trasferimento della statua  della Madonna a San Paolo, che sarebbe dovuto avvenire domani domenica. E’ stata scattata una foto della statua nella chiesa Madre e sarà riprodotta un’immagine da venerare a San Paolo. Tanti fiori da cornice alla immagine.  Durante la settimana, a partire da domani, celebrazioni eucaristiche alle 8,30 e 19,30 nel rispetto delle norme anticovid.

La vita e passione di Cristo e il ruolo della Madonna saranno i contenuti delle prediche dei sacerdoti Pietro Mistretta e Sebastiano Adamo. Alcamo ha una grande tradizione religiosa e tutti i riti, delle varie parrocchie, vengono seguiti da una moltitudine di fedeli.