Elezioni dei Liberi Consorzi, a Trapani in palio 13 cariche. Voto ‘pesante’ per quattro Comuni

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Dei 490 amministratori dei comuni del Trapanese, fra sindaci e consiglieri comunali, appena dodici potranno essere eletti per il nuovo consiglio del Libero Consorzio, l’ex Provincia, più uno come presidente dello stesso ente. Le elezioni di secondo livello, che si celebreranno domenica 27 aprile, faranno nascere per la prima volta i consigli provinciali previsti dalla legge istitutiva dei Liberi Consorzi Comunali e delle città metropolitane. Il rapporto fra il piccolo esercito di quasi 500 amministratori e gli appena 13 posti in palio rende ovviamente la scelta dei partiti alquanto difficile. Non potranno essere eletti gli amministratori dei comuni che sono a scadenza. Fra questi anche Marsala, il più popoloso della provincia di Trapani. Saranno invece candidabili sindaco e consiglieri comunali di Alcamo in quanto le prossime elezioni amministrative, per la nuova norme che prevede gli accorpamenti fra appuntamenti elettorali, saranno celebrate a maggio del 2027 e non più, come precedentemente previsto, ad ottobre del 2026. I voti per il consiglio provinciale e per il presidente del Libero Consorzio saranno ponderati. Questo significa che quelli degli amministratori dei comuni più grandi (Marsala, Trapani, Mazara del Vallo e Alcamo) avranno un valore ad esempio di cinque volte superiore a quelli dei comuni più piccoli come ad esempio Buseto Palizzolo, Poggioreale, Salaparuta e Vita. Quello del 27 aprile è l’ennesimo tentativo della politica per andare a dotare l’ente intermedio di nuovi vertici. Più volte è stato fissato l’appuntamento elettorale e più volte è saltato con i conseguenti rinnovi dei commissari. Niente da fare anche per il ritorno dell’elezione diretta nonostante gli ultimi governi regionali abbiano approvato alcuni emendamenti alla legge ce però non hanno portato a nulla di concreto.