Riunione degli esponenti di una corrente del Pd che si sono incontrati attorno ad un tavolo la vigilia di San Martino ad Alcamo. Alla riunione un gruppo di esponenti, militanti e simpatizzanti da sempre nel Pci, prima, nei Ds dopo e oggi nel Pd. Ovvero lo zoccolo duro. La riunione è stata presieduta dal neo assessore regionale Antonello Cracolici, tra i presenti un ristretto gruppo di esponenti provinciali tra cui il sindaco di Erice. Tra una “muffuletta” condita e annaffiata con abbondante olio di oliva, quello ottimo appena spremuto il vero extravergine, e un buon bicchiere di vino, ma senza esagerare, si è parlato naturalmente delle prossime elezioni comunali ad Alcamo. Si è trattato della riunione del gruppo che fa riferimento a Matteo Orfini, presidente del partito. Si è parlato di coalizioni. Di fare o non fare le primarie ad Alcamo. Prendono comunque corpo le primarie di coalizione anche se ci sarebbero resistenze in Sicilia futura e Udc. E c’è l’ex assessore Vincenzo Cusumano che intende partecipare alle primarie del Pd avendo espresso la volontà di candidarsi a sindaco. Intanto ieri sera a Trapani riunione provinciale del Pd, area Dem, con l’argomento principale: il tesseramento che sarà subito avviato. Lo spauracchio dei partiti del centrosinistra e centro destra sono i grillini, corteggiati ad Alcamo per accordi e alleanze che sembrano improbabili e con dichiarazioni di quasi sottomissione pur di salire, anche camuffati, sul carro di Peppe 5 Stelle, che intende correre da solo. A tal proposito udite quello che ha detto Roberto Fico, presidente della commissione Vigilanza Rai, ed esponente di spicco del M5S essendo membro del direttorio: “Il Movimento 5 Stelle può accettare convergenze sui temi una volta eletti nelle sedi costituite, ma non fa alleanze. Di nessun tipo. Di certo non per spartirsi le poltrone”. La Repubblica del 10 novembre 2015. E ancora “Solo una cosa è certa: il M5S in Italia correrà da solo” di Marco Bertoncini, notista politico che su Italia Oggi dell’11 novembre scrive: “L’unica certezza è la corsa solitaria dei grillini, fiduciosi nelle proprie possibilità, reputate solide, e ovviamente non disponibili ad apparentamenti. Accordarsi con chiunque, perfino con una lista civica politicamente indefinibile, sarebbe tradire la loro natura e intaccare la loro stesse possibilità elettorali”. E mentre il Pd alcamese continua a discutere sul da farsi i cinque stelle alcamesi con i meet-up affrontano problemi e argomenti che poi troveranno spazio nei programmi. Sulle altre sponde politiche tutto è in alto mare. Circolano nomi di candidati a sindaco, accantonati il giorno dopo e non può essere diversamente perché nessuno intende sbagliare mosse. Un fatto è certo: nella situazione in cui si trova oggi la città Alcamo per cercare di risorgere non solo occorre tempo, ma è necessaria una figura di primo cittadino: capace, competente, che abbia carisma e autorevolezza e indubbie doti morali da qualsiasi parte provenga altrimenti si andrà sempre più a fondo”.