Elettrodotto sottomarino Tunisia – Sicilia, arrivano 268 mln di dollari da Banca Mondiale

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La Tunisia e la Banca mondiale hanno firmato un accordo di prestito del valore di 268,4 milioni di dollari per finanziare il progetto di interconnessione elettrica con l’Italia Elmed, che collegherà le reti elettriche di Europa e Tunisia, favorendo lo scambio di energia da fonti rinnovabili tra le due sponde del Mediterraneo. Lo riferisce l’agenzia di

stampa ufficiale tunisina “Tap”, spiegando che l’accordo firmato dalla parte tunisina dal ministro dell’Economia e della Pianificazione, Samir Said, rientra nel quadro del partenariato tra la Tunisia e la Banca mondiale per il periodo 2023-2027, che era stato sospeso il 6 marzo scorso. La “Tap” ha riportato con grande enfasi questo passo avanti, soprattutto in considerazione del sostegno espresso dal Consiglio di amministrazione della Banca mondiale nei confronti del progetto di interconnessione elettrica tra Tunisia e Italia.

Il progetto di interconnessione sottomarina da 600 megawatt Elmed, che collegherà Capo Bon con Marinella di Selinunte, è portato avanti dall’italiana Terna e dalla tunisina Steg, e dovrebbe essere completato entro il 2028. L’opera costituisce il primo pilastro della nuova partnership tra la Tunisia e la Banca mondiale, rappresentando un punto di svolta nel settore energetico tunisino, aprendo le porte a futuri investimenti e iniziative nel settore energetico. Il rappresentante della Banca mondiale in Tunisia, Alexandre Arrobio, ha sottolineato che l’istituzione finanziaria internazionale sostiene la strategia energetica nazionale per il 2035, che mira a portare al 35 per cento la quota di produzione di energia elettrica da energie rinnovabili. In provincia di Trapani, oltre l’avvio del collegamento che partirà da Marinella di Selinunte, ci sarà anche una grande stazione di conversione a Partanna.