DOC Sicilia, è nato il Consorzio

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    A sancire l’atto di nascita davanti al notaio Maurizio Lunetta di Palermo i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura e Cia (ovvero le organizzazioni professionali), i rappresentanti di Lega delle Cooperative, Agci e Confcooperative (ovvero il mondo delle cantine sociali) e soprattutto Antonio Rallo, presidente di Assovini Sicilia, che del neonato consorzio è stato designato presidente, così come suggerivano le indiscrezioni trapelate.

    A questo punto il consorzio è operativo ma manca il via definitivo da parte del ministero allo statuto. In ogni caso Rallo e gli altri componenti del CdA dovranno, in questa fase, aprire le porte agli aspiranti soci e traghettare la neonata associazione verso un assetto definitivo entro il prossimo autunno, eleggendo così tutti gli organismi previsti dallo statuto. Ma il neonato consorzio avrà subito una possibilità. Sebbene senza il via libera del ministero allo statuto, potrebbe presentare i progetti per la promozione nei Paesi terzi previsti dal nuovo Ocm vino (2012-2013) che partirà il prossimo 16 ottobre e durerà un anno.

    Disponibili per la Sicilia 8,5 milioni di euro a cui il consorzio potrà attingere e chiedere iniziative finanziabili fino all’80 per cento (le singole aziende possono invece ottenere contributi fino al 50 per cento delle spese programmate). Il termine per presentare i progetti scade l’11 giugno ma la Regione Siciliana ha già concesso una proroga fino al 20 giugno dando qualche chance in più. Anche se lo stesso Rallo fa sapere che nel 2013 non tutte le aziende e non tutta la potenzialità della nuova Doc potrà venire fuori se è vero, come è vero, che le prime bottiglie targate Doc Sicilia verranno fuori tra gennaio-febbraio 2013 e per raggiungere i Paesi extra Ue più lontani impiegheranno altri due-tre mesi. Purtuttavia si potranno già compiere i primi passi con le azioni promozionali finanziate da Bruxelles.

    «Per il vino siciliano si apre una nuova fase – dice con una punta di soddisfazione Dario Cartabellotta, dirigente generale dell’assessorato all’Agricoltura che in qualità di direttore dell’Irvos ha seguito passo passo questa vicenda -. La Doc Sicilia ha la sua governance che potrà dare grandi risultati».